Nei giorni scorsi la parrocchia di Sant'Antonio ha aperto le porte per accogliere donne e bambini in fuga dalla violenza della guerra. Due mamme, Vanessa e Tatiana, una con due figli di 7 e dieci anni, l'altra con un bimbo di 9 anni e una ragazza di 15 anni che fa parte della famiglia anche se la madre è rimasta in Ucraina. Ad aprire le porte della propria casa don Benedetto Minchella e don Francesco Vennitti.

Vanessa ha provato a raccontare cosa ha rappresentato per lei, per la sua famiglia e la popolazione l'inizio di questa guerra: «Cosa dire a proposito della guerra? Come trasmettere, raccontare agli italiani, a voi giovani, la situazione del mio Paese? Cosa posso dire di nuovo degli eventi quando il mondo intero ne sta parlando, tutti i media del pianeta gridano, mostrano, spiegano, analizzano, predicono...Niente di nuovo, rispetto a quello che si vede con i propri occhi dalla televisione, attraverso schermi e monitor. Vorrei parlare invece della mia famiglia e del perché io sono proprio qui. La mia famiglia è grande. Avevamo tutto per vivere pienamente, nella prosperità, nella felicità.

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