Operazione Requiem, prime condanne emesse dal tribunale di Roma. Tra i reati contestati, a vario titolo, l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, estorsione. Inflitti 16 anni a Salvatore Santaniello di Napoli, 15 anni e 4 mesi a Marco De Silvio di Sora, 15 anni e 10 mesi a Rocco Di Pucchio di Sora, a Luca Baldassarra di Isola del Liri 5 anni e 4 mesi, 8 anni ad Anthony Ceccano di Sora,10 anni per Ivano Ciriello di Napoli, 13 anni e 2 mesi per Antonio Di Pucchio di Sora, 2 anni per Severino Di Vito di Sora, 5 anni e 4 mesi per Alessio Gemmiti di Sora, 7 anni e 4 mesi per Pasquale Granata di Sora, 3 anni per Nabila Kabba di Isola del Liri, 6 anni per Alex Porretta di Sora, 8 anni e 4 mesi per Marco Molella di Veroli, 6 anni e 4 mesi per Bruna Paolucci di Monte San Giovanni Campano, 6 anni per Davide Conte di Sora, 6 anni e 4 mesi per Giuseppe De Vito di Castelliri, 4 anni e 7 mesi per Ciro Santaniello di Sora e 6 anni e 4 mesi per Luciano Tersigni di Sora.

Il 6 ottobre del 2020 l'operazione condotta dalla squadra mobile di Frosinone e dal Comando provinciale della Guardia di finanza. Le indagini partirono nel 2018 da alcuni arresti per spaccio e da diversi sequestri di droga avvenuti a Sora. La droga, i soldi da reinvestire nel settore delle pompe funebri, ma anche per fare la "bella vita". Gli investigatori hanno notato che i due gruppi, prima alleati o comunque non concorrenti sulla piazza di spaccio di Sora e poi nemici con tanto di atti di ritorsione subiti anche da chi poi è stato arrestato, puntavano a manifestare all'estero il proprio status.
L'opera zione è nata da una serie di elementi, di diversa provenienza, che poi uniti hanno determinato l'avvio del monitoraggio sull'attività di spaccio.

Il primo elemento è il ritrovamento di un pacco all'aero porto di Bonn, proveniente da Madrid e diretto a Fontana Liri con 510 grammi di hashish. Le indagini portano poi a Sora. E lì, secondo elemento, avvengono degli arresti che fanno ipotizzare la presenza di due associazioni che si sono sparite il mercato dello spaccio e lo esercitano in regime di duopolio. Il terzo elemento è quello che porterà all'ipotesi del riciclaggio e riguarda la pubblicità sui cartelloni delle strade. Lì i finanzieri si accorgono che c'è quasi sempre la stessa società la Santa Restituta, impresa funebre.

Il sospetto degli investigatori, che sono stati coordinati dalla Dda di Roma, è che i proventi della droga (circa 50.000 euro al mese) finissero reinvestiti nel settore del caro estinto, anche per l'acquisto all'asta dal tribunale di Cassino di un immobile, attraverso un prestanome, da utilizzare per le attività. Nel collegio difensivo gli avvocati De Robertis, Baldassarra, Marziale, Palumbo, Serapiglia, De Angelis, Ceccarelli, Tozzi, Alviani, Giuliano, Bartolomucci, Buongiovanni, Marino, Iafrate, Ranaldi e Bono

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