Un incendio ha illuminato la notte sulle montagne di Amaseno. Sabato sera, infatti, da tutto il paese erano ben visibili le fiamme divampate nel tardo pomeriggio e alimentate dal vento per tutta le notte, senza che si potessero perciò avviare le operazioni di spegnimento.
Un incendio invernale, insolito, che si è sviluppato in zona San Silvestro, mandando in cenere sterpaglie e macchia mediterranea. Vicino, però, ha rischiato di bruciare un bosco molto fitto, per fortuna rimasto indenne. Almeno per ora.

Dall'inizio dell'anno è la terza volta che si registrano incendi nella stessa area, lasciando presumere che dietro vi sia la mano dell'uomo. L'opinione che si sta diffondendo è che si faccia ricorso al fuoco per restituire spazio al pascolo. Che sarebbe però abusivo, in questo caso, visto che una legge del 2000 sugli incendi boschivi vieta per dieci anni l'utilizzo delle zone percorse dal fuoco per la caccia, il pascolo e l'edificazione. Quindi sarebbe sconveniente per chi appiccasse incendi per poi sfruttare il terreno.
Rischierebbe di incorrere in pesanti sanzioni. Da questa considerazione muove il suggerimento di qualche cittadino al Comune: sistemare nelle zone interessate dagli incendi una cartellonistica adeguata che sottolinei i divieti di utilizzo delle stesse.

Un deterrente che potrebbe avere la sua efficacia. Del resto, con l'avvicinarsi della bella stagione, ritorna la preoccupazione per gli incendi che ogni anno sottraggono preziosi spazi verdi al nostro ambiente.
Ad Amaseno, però, grazie all'azione di monitoraggio e di prevenzione antincendio messa in atto ogni anno dai volontari di protezione civile Ec Amasenus, insieme al pronto intervento, si limitano spesso i danni.