Diffamazione a mezzo stampa: ne dovranno rispondere Fabrizio Toti e Luciano Maggi, nei confronti dei quali è stato emesso un decreto di citazione a giudizio. Sono ritenuti responsabili del reato, in concorso tra loro, per aver ingiustamente attribuito, nel corso di una pubblica manifestazione e attraverso canali social, fatti infondati e diffamatori all'allora sindaco Giuseppe Morini e alle funzionarie dei servizi sociali del Comune. La decisione del pubblico ministero Barbara Trotta è giunta dopo la chiusura delle indagini preliminari, avviate con la denuncia presentata dalle parti offese, tutte assistite dall'avvocato Marilena Colagiacomo del foro di Frosinone.
I fatti sono riferiti alla manifestazione "Presto a casa", organizzata da Toti (padre di una ragazza portata in una località protetta con il vaglio del tribunale dei minorenni) e Maggi (candidato sindaco alle ultime elezioni comunali) il 20 novembre 2020. Nel capo d'imputazione si legge che Toti, durante queste manifestazioni, ha accusato l'allora sindaco di Alatri di comportamenti illeciti (mai riscontrati), asserendo che i servizi sociali comunali lucrano sui bambini, collocandoli in case famiglia (definiti canili), non esitando ad accusare i funzionari pubblici di "catturare" i bambini e di tenerli "legati con il guinzaglio".
Durante la manifestazione, Maggi ha sostenuto Toti prestando il suo canale social per la diffusione del video della manifestazione. Per Toti si tratta di un comportamento reiterato perché, già precedentemente, attraverso il suo canale social aperto, aveva divulgato gli stessi fatti diffamatori ai danni dei servizi sociali e degli amministratori del Comune di Alatri. Dopo la denuncia presentata per conto delle parti offese dall'avvocato Marilena Colagiacomo, il pubblico ministero ha valutato che il comportamento degli imputati fosse assolutamente ingiustificato, perché le accuse da loro mosse in pubblico erano insussistenti nel contenuto e diffamatorie nella forma e nelle modalità di divulgazione. La citazioni diretta in giudizio è stata fissata per il prossimo 12 luglio dal giudice monocratico del tribunale di Frosinone.