Presa la banda degli albanesi sul tratto autostradale di Cassino. L'operazione è stata brillantemente portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile e dai colleghi della Stradale. Una sinergia perfetta che ha permesso alla polizia di Stato di mettere le mani su 150 grammi di coca, un revolver calibro 735 e una somma di denaro in contanti pari a 68.000 euro. Il conducente, un cinquantatreenne di origini albanesi, è stato arrestato e i passeggeri, tutti albanesi, sono stati denunciati a piede libero.

L'operazione
I quattro, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sono stati fermati a bordo di un'autovettura mentre erano in viaggio sul tratto autostradale tra Frosinone e Cassino, diretti in Albania. Un passaggio che forse non è apparso casuale agli agenti, pronti a intervenire.
Gli accertamenti svolti nell'immediatezza hanno consentito di rinvenire in un borsone di proprietà dell'arrestato, occultato sotto al sedile lato guida del veicolo condotto dallo stesso, circa 150 grammi di cocaina, una pistola tipo revolver calibro 735 e ben 38.000 euro, tutti in contanti.

Nel corso degli approfonditi controlli, gli agenti inoltre rinvenivano ulteriori 30.000 euro in contanti, presumibilmente provento dell'attività di spaccio.
Gli uomini della Mobile, agli ordini del dottor Flavio Genovesi, insieme ai colleghi della Stradale guidati dal dottor Stefano Macarra, hanno quindi accertati che la pistola a tamburo risultava compendio di un furto messo a segno nel gennaio del 2022 a Gubbio.
L'arma, la sostanza stupefacente e il denaro contante sono stati sottoposti a sequestro.

Il cinquantatreenne, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione, è stato arrestato. Denunciati i suoi connazionali per ricettazione.
Le indagini in corso serviranno a capire da dove provenisse la droga occultata nel borsone, insieme ai soldi. A cosa servisse la pistola rubata a Gubbio. E, cosa ancora più importante, a chi fosse destinato l'intero carico di soldi, droga e armi per indicare in modo inequivocabile gli interessi intrecciati con il Cassinate.