Muore quattro giorni dopo il parto, sei medici del Santissima Trinità di Sora vengono rinviati a giudizio. Il processo a carico dei professionisti dei reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria dell'ospedale sorano Michele Desiato, Lara Di Paolantonio, Simona Lazzari, Eugenia Camastro, Antonio Noce e Julia Tote avrà inizio il prossimo 8 novembre. E in quella sede i professionisti potranno difendersi dall'accusa di omicidio colposo. Dimostrare la loro estraneità rispetto alle accuse.

Ricordiamo che nei loro confronti c'era stata una richiesta di archiviazione da parte della procura a seguito della quale la famiglia, rappresentata dall'avvocato Edoardo Cacace, ha presentato opposizione. Per gli stessi fatti risulterebbe pendente anche un procedimento ulteriore nei confronti del personale infermieristico per il quale ancora non vi è stata definizione. Per i medici, invece, ieri sera è stato deciso il processo.

La tragedia cinque anni fa
Il piccolo Adriano, lo ricordiamo, è morto nel 2017 quattro giorni dopo esser venuto alla luce. Il bimbo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe dovuto nascere nel mese di agosto, ma le previsioni non sarebbero state rispettate. Le doglie e poi il parto pretermine. Quindi Adriano aveva trascorso 48 ore in incubatrice. Poi la tragedia.

La morte di Adriano ha spezzato il cuore di tutti, non soltanto dei genitori che hanno sognato e desiderato stringere Adriano più di ogni altra cosa al mondo.
Novantasei ore di felicità, prima di essere scaraventati nel dolore più opprimente che un essere umano possa provare: un dolore divenuto universale, toccando il cuore dell'intera comunità di Gallinaro e di quella di Ceccano, dove la mamma stava insegnando. E di tutte le mamme e i papà che improvvisamente si sono immedesimati, anche solo per un attimo, nei genitori di Adriano.

Poche ore dopo l'ultima poppata avrebbe addirittura dovuto affrontare il suo primo viaggio nel mondo: quello più importante. Quello verso casa. Inutile ogni tentativo di rianimarlo. L'Asl aprì subito un'inchiesta interna per accertare i fatti. I genitori, due professionisti di Gallinaro attraverso l'avvocato Cacace hanno voluto andare fino in fondo affinché fosse fatta chiarezza, sporgendo una denuncia. L'inchiesta aveva subito coinvolto il personale medico e infermieristico dell'ospedale di Sora che aveva avuto in cura il piccolo.

Un'inchiesta doppia, dunque, per far luce sulla tragica morte in culla. Poi l'autopsia, con la nomina dei consulenti: per la procura la dottoressa Lucidi; per i medici il professor Costantino Ciallella e il dottor Delli Colli; il professor Oliva; il dottor Mariani. Per la famiglia, Vincenzo Caruso. Troppo complesso il quadro da analizzare e troppo delicata la situazione. A novembre tutti in aula.