Saranno celebrati oggi i funerali di Rocco Di Nota, il quarantunenne di Roccasecca morto ieri in un tragico schianto a bordo della sua moto lungo la Casilina. Le esequie, curate dall'agenzia funebre San Tommaso di Roccasecca, saranno celebrate oggi alle 16,30 nella chiesa di Santa Maria Assunta. La sua morte ha lasciato un profondo sconcerto e immenso dolore. Diciotto anni fa il fratello era morto, come lui, in un incidente in moto. La scomparsa di Rocco lascia un vuoto enorme, la comunità si è stretta intorno alla famiglia. Rocco lascia anche un bimbo di due mesi. Un dolore davvero grande che ha lasciato senza parole l'intero Cassinate.

Un terribile schianto, una moto contro un furgone, e la vita di Rocco Di Nota si è spezzata per sempre. Il quarantenne era a bordo della sua moto quando per cause ancora al vaglio degli uomini dell'Arma, c'è stato l'impatto fatale lungo la Casilina in territorio di Piedimonte. Era tarda mattinata quando la notizia del violento incidente si è diffusa in tutto il Cassinate.
Sul posto è arrivato il personale sanitario del 118, la situazione per il motociclista di quarantuno anni è apparsa quasi subito particolarmente grave. I medici hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte, ma non ci sono riusciti. Rocco, originario di Roccasecca, è morto lì, in una tiepida giornata di fine inverno.

Sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Cassino che hanno effettuato i rilievi. Spetterà a loro il compito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. La notizia della morte di Rocco ha lasciato nel più profondo sconforto tutta la comunità di Roccasecca, circa venti anni fa anche il fratello, con cui condivideva la passione per la due ruote, era morto in un incidente. Un vuoto grande nella vita di Rocco che, diventato padre pochi mesi fa, aveva deciso di dare al figlio il nome dell'amato fratello.
«Una notizia che ci lascia senza parole - ha detto il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco -. Rocco era un bravo ragazzo, aveva una grande passione, quella per i droni, che era diventato anche un mestiere. Era un ragazzo con la testa sulle spalle e che aveva ancora tutta la vita davanti. Esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia e tutta la comunità si stringe attorno ai suoi cari in questo momento di immenso dolore».

Solo il 6 dicembre scorso Rocco scriveva un lungo post dedicato al fratello, parole che oggi assumono un significato ancora più doloroso e sulle quali è impossibile non sciogliersi in lacrime: «Fratello mio.
E anche quest'anno, come gli ultimi 18 sta arrivando quel maledetto 9 dicembre. Quel giorno che nel 2003, troppo presto ti ha strappato alla nostra famiglia, ai nostri genitori, alla tua vita, e a quell'amore fraterno che ci legava, e che ha distrutto qualsiasi nostro sogno o progetto. Sai, molti dicevano che il tempo avrebbe in qualche modo alleviato la sofferenza, avrebbe spento la rabbia che ho dentro, beh, Mirko...non è vero niente, sono solo bugie a cui si è costretti a credere per sopravvivere e chi lo diceva forse oggi nemmeno ti ricorda più. Un dolore così grande ti cambia è vero, ma ti insegna anche, e l'ultima cosa che hai insegnato tu a me è di non privarmi mai di dire una parola carina a chi amo o semplicemente di dare un abbraccio ad una persona cara dando per scontato "ma si tanto torno subito, poi lo faccio".

Manchi come l'aria, come la vita stessa, forse oggi più di allora. E se per qualche motivo durante le giornate per un secondo non ti penso mi basta guardare gli occhi di mamma per rivivere tutto in 2 secondi. Quest'anno poi ancora di più per me avrei tanto voluto averti a fianco. Crescendo , maturando negli anni e rendendomi conto di tante cose, l'unica ragione che posso darmi è che una persona meravigliosa, speciale, buona e altruista come te non era per questo mondo.
Vorrei tanto, e lo spero, che continuassi a vivere attraverso il mio cuore e i mei occhi fino all'ultimo mio respiro. Una cosa è certa. Il mio amore, i mei pensieri, il mio cuore e la mia mente nessuno mai potrà dissolverli da te. Manchi....Tuo Fratello».

E Orlando Bellaria dell'associazione "La Notte degli Angeli" torna a tuonare: «Da tempo chiediamo di intervenire anche su questo tratto di strada, troppo spesso teatro di incidenti anche mortali. Oggi è il giorno del silenzio, conoscevamo Rocco e la sua famiglia.
Non c'è posto per altro se non per le lacrime. Ma tutti devono impegnarsi affinché queste tragedie non si verifichino più». Centinaia i messaggi che si sono susseguiti sui social, amici increduli che non possono accettare la notizia di questa morte così violenta, prematura e ingiusta. Il pensiero va alla famiglia, ai genitori che si trovano a dover fare i conti con questa tragedia troppo grande. Alla compagna e al figlio, che porteranno sempre nel cuore il sorriso di Rocco, che si è spento troppo presto in un sabato mattina riscaldato da un sole quasi primaverile. La salma resta a disposizione delle autorità per effettuare gli esami necessari. Si attendono disposizioni per i funerali. 

di: Paola E. Polidoro