Primo giorno di non lavoro per gli over 50 non vaccinati. Da ieri è entrato in vigore il provvedimento che prevede per chi non si è messo in regola con la vaccinazione o è guarito da più di 120 giorni il divieto di accesso ai luoghi di lavoro con multe che vanno da 600 a 1.500 euro.
Lavoro e super green pass
In provincia di Frosinone, secondo i calcoli effettuati dalla Cgil di Roma e Lazio, i lavoratori interessati - e cioè senza super green pass - sono poco più di 5.000 su un totale regionale di circa 65.000. Ora bisognerà capire cosa faranno queste persone, se si autosospendono, se si mettono in malattia o se decidono di vaccinarsi.
Spiega il segretario generale della Cgil laziale Michele Azzola: «È un provvedimento duro, ma richiesto da una situazione molto complicata. Quando è stato adottato i dati erano altissimi. Laddove la pandemia dovesse fermarsi allora bisognerebbe prenderne atto. Ma il 90% ha fatto il proprio dovere civico di tutelare la comunità. Si tratta di casi che fanno della libertà individuale una supremazia, ma credo che la libertà individuale finisca quando c'è un interesse generale. Se una costruzione è per far star bene un'intera comunità, allora è una costrizione doverosa».
La giornata
Sono 586 i nuovi positivi, quarto giorno consecutivo sotto quota 600. Rispetto a martedì scorso se ne contano 393 in meno. La settimana si apre con 715 positivi a 357,50 di media, meno 38,30% nel confronto con la passata settimana, sempre di martedì (1.159 e 579,59). In rapporto al periodo del picco, tra il 24 e il 30 gennaio (6.184 casi) la diminuzione è ancora più evidente dai 1.480 casi a 740 di media, per un meno 51,68%. A febbraio è stata superata quota 10.000. Con i 586 di ieri sono 10.140 a 676 di media. Finora solo gennaio, con 24.749 positivi a 798,35 di media, ne ha collezionati di più. Con 34.889 contagi nel 2022, in appena un mese e mezzo, è stato superato il dato di tutto il 2021, chiuso a 27.368.
I nuovi casi sono 47 a Frosinone, 41 a Cassino, 36 ad Alatri, 35 a Ferentino, 30 a Ceprano, 29 a Sora, 28 ad Anagni, 27 a Veroli, 21 a Paliano, 20 a Monte San Giovanni Campano, 17 a Isola del Liri e Roccasecca, 15 a Pontecorvo, 14 a Ceccano, 10 a Fiuggi, Piglio e Sant'Elia Fiumerapido, 9 a Boville Ernica, 8 a Piedimonte San Germano e Supino, 7 ad Arpino, Strangolagalli e Torrice, 6 ad Aquino e Falvaterra, 5 ad Amaseno, Arce, Broccostella, Casalvieri, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico e Villa Santa Lucia, 4 ad Atina, Ausonia, Ripi e Santopadre, 3 a Castrocielo, Giuliano di Roma, Morolo, Patrica, Picinisco, Pico, Torre Cajetani, Vallerotonda e Villa Santo Stefano, 2 ad Acuto, Arnara, Castelliri, Castelnuovo Parano, Colfelice, Fontana Liri, Pignataro Interamna, Pofi, San Vittore del Lazio e Vico nel Lazio, 1 a Belmonte Castello, Campoli Appennino, Castro dei Volsci, Colle San Magno, Esperia, Fumone, Gallinaro, Guarcino, Pastena, Pescosolido, Posta Fibreno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Apollinare, Serrone, Sgurgola e Villa Latina.
Gli indicatori
Ormai la curva sta ripiegando come dimostra anche l'incidenza per 100.00 abitanti. Da 15 giorni consecutivi sta scendendo e ora si è assestata a 791,40, per la prima volta, nel 2022, sotto gli 800. L'ultima volta sotto tale soglia era stata il 31 dicembre con 610,69.
Il tasso di positività, tuttavia, si mantiene ancora alto, ieri era al 13,98%. Un dato in linea con le ultime due settimane chiuse al 13,41% e al 13,48%.
I ricoverati e i guariti
Detto che ieri non sono stati comunicati decessi, crescono i ricoverati, da 82 a 83, e i pazienti in terapia intensiva, da 7 a 8. Si allunga anche la lista dei negativizzati con gli ultimi 871. Solo la scorsa settimana sono stati 6.324 non lontano dal record di 6.348 avuto tra il 24 e il 30 gennaio.
La gestione della pandemia
La manager dell'Asl di Frosinone ha fatto il punto con la commissione speciale per l'emergenza Covid 19 della Regione Lazio, presieduta da Paolo Ciani. «Abbiamo puntato sulla creazione di due poli distinti, ma anche in rete, uno per la parte sud della provincia e uno per il nord. Ospedali di riferimento sono stati nella fase più acuta quello di Frosinone e quello di Cassino, adesso come presidio Covid resta soltanto Frosinone», ha affermato la D'Alessandro. «Le maggiori criticità - ha proseguito la dg dell'Asl - le abbiamo avute dall'ottobre del 2020: abbiamo avuto due picchi, a ottobre e poi a gennaio-febbraio del 2021, con 5.000 casi mensili e oltre 1.500 ricoveri. Abbiamo realizzato un sistema di tracciamento, con una piattaforma telematica in grado di informare in tempo reale tutte le strutture dei 91 Comuni. Anche per quanto riguarda la campagna vaccinale, abbiamo seguito il modello dei due poli, con due grandi hub, a nord e a sud. Al 15 febbraio, la copertura della popolazione dai 5 anni in su è molto alta, siamo oltre l'85%. La principale criticità, non solo legata alla pandemia è quella della carenza di personale».