Facevano parte tutti della stessa comitiva. Quelli che pensavano fossero loro amici, si sono trasformati in ricattatori che hanno fatto vivere loro, stando alle accuse, un vero e proprio incubo. Ma le giovanissime, tra i 20 e i 25 anni, sono riuscite a trovare la forza di denunciare. Nei guai sono finiti tre uomini, un ventisettenne di Ceccano, un trentunenne di Castro dei Volsci e un trentenne di Roma. Concluse le indagini.
Contestati ai tre, in concorso, l'estorsione e il revenge porn. Le vittime sono di Ceccano, Castro dei Volsci e Villa Santo Stefano.

La ricostruzione
Prima l'amicizia, le serate in compagnia nella stessa comitiva. Poi il piano architettato per farsi consegnare foto nude che le ritraevano. Queste le accuse di cui devono rispondere un ventisettenne, un trentenne e un trentunenne. Pretendevano video e foto hot delle loro amiche. Sostenevano di essere dei "maghi" dell'informatica, e di riuscire a entrare nei loro pc e telefoni senza il loro consenso, così da poter inviare foto che le ritraevano nude, ad amici, familiari, conoscenti. Anche sui social.

Avrebbero potuto desistere, soltanto se loro stesse avessero mandato foto hot sui loro cellulari. Solo in questo modo, sempre da quanto sostenuto dai tre, quelle immagini non avrebbero fatto il giro dei social e dei gruppi whatsapp, ma sarebbero rimaste tra loro.
Per tentare di convincerle inviavano alle stesse, foto di ulteriori ragazze, dicendo loro che le altre erano state obbedienti e avevano girato immagini e video. I tre avevano in possesso immagini di alcune delle vittime; non è stato chiaro capire in che modo fossero riusciti a procurarle. Vittime che, parlando anche tra di loro, hanno capito di essere finite nello stesso incubo e hanno trovato il coraggio di denunciare. Nei giorni scorsi sono state concluse le indagini e i tre uomini di Castro dei Volsci, Ceccano e Roma, sono finiti nei guai per estorsione e revenge porn. Nel collegio difensivo gli avvocati Paola Petri, Enrico Tonielli e Mauro Roma.