Da oggi chi ha più di 50 anni lavora solo con il super green pass. Chi non l'avrà sarà sospeso, anche dallo stipendio, ma non licenziato. E sarà multato (da 600 a 1.500 euro con raddoppio in caso di ulteriori violazioni). Entra in vigore la norma che punta ad aumentare il numero di vaccinati nelle categorie più a rischio. Dunque, tra gli over 50, solo chi si è vaccinato o è guarito, ma da meno di 120 giorni, potrà lavorare.
Ai datori di lavoro l'onere del controllo. Sul fronte dell'emergenza continua la discesa dei casi (129), ma ci sono altri due morti, di Frosinone e Arpino. I ricoverati sono 82 con 7 in terapia intensiva. Intanto è allarme infortuni sul lavoro per il Covid.
Gli infortuni
La segretaria della Uil di Frosinone Anita Tarquini afferma: «In due anni di pandemia 871 infezioni e 13 morti». Elaborando i dati dell'Inail, da inizio pandemia a fine 2021, il sindacato ha stilato una statistica secondo la quale il 6,7 per cento delle infezioni registrate nel Lazio sono in Ciociaria. Tredici le morti, un numero che dopo Roma, con 63 casi posiziona la Ciociaria al secondo posto. Le più esposte al contagio sono state le donne con 546 denunce, mentre il virus ha colpito in 325 casi gli uomini. Analizzando le fasce di età, la più contagiata è stata quella tra i 50 e i 64 anni con 404 denunce, la meno esposta è stata quella degli over 64, con 17.
Invece, sono state 315 le infezioni tra i 35 e i 49 anni e 135 in quella che comprende i lavoratori fino 34 anni.
«Sono numeri in continuo aggiornamento perché il virus circola ancora tra noi spiega Anita Tarquini Questa specifica tipologia di infortunio si è andata ad aggiungere ai tanti altri rischi quotidiani che già gravavano sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori».
Dal Lazio l'Inail ha ricevuto quasi 13.000 denunce di infortunio Covid, 87 delle quali sono mortali (47 nel 2020 e 40 nel 2021).
In tutto il Paese ne risultano oltre 190.000 mentre le morti sono complessivamente 811. Secondo la Uil, «i più esposti al contagio sono statigli infermieri, i fisioterapisti, i medici, i tecnici sanitari di radiologia, i primari, gli anestesisti, gli operatori sociosanitari, i portantini. E poi i collaboratori scolastici, il personale del servizio di pulizia, i vigili e guardie giurate». Un infortunio Covid ha generato una inabilità lavorativa media di 30 giorni «La tutela infortunistica dell'Inail non contempla tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno contratto il temutissimo virus sul lavoro, basti pensare ai medici di famiglia, ai commercianti titolari di ditte - conclude Anita Tarquini -, Ma questi numeri ci danno una fotografia che conferma ancora una volta quanto la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sia un capitolo che deve essere costantemente modernizzato per rispondere prontamente alle necessità di tanti uomini e donne che di lavoro vivono». In Ciociaria le denunce di infortunio sul lavoro sono state 2.270 nel 2021 La mappa del Covid nelle province di Frosinone e Latina e nel Lazio contro le 2.240 del 2020. Mentre quelle mortali sono raddoppiate: cinque nel 2020, dieci lo scorso anno.
Il bilancio
Ieri sul fronte contagi si è toccata la quota minima dal 17 dicembre con 129 (Ceccano 17, Cassino 8, Amaseno e Monte San Giovanni Campano 7, Alatri e Frosinone 6, poi tutti gli altri). 353 i negativizzati ma anche due vittime, un uomo di 56 anni di Frosinone e una donna di 84 di Arpino. Entrambi con patologie pregresse. Continua a calare l'incidenza a 873,79 con un taso di positività al 10,26%.