In un tavolo a cena c'erano alcuni dottori che festeggiavano il traguardo professionale di un collega, poco distante altri clienti in festa per un neo diciottenne.
Forse un bicchiere di troppo e a tarda sera nel ristorante "L'antico ruscello" a Torrice, a fine luglio del 2020, si è sfiorata la tragedia. Una parola di troppo e dalle parole si è passati ai fatti. Sono volati sedie, bicchieri, bottiglie, calci, pugni. Una rissa terminata con le coltellate e tre feriti. Concluse le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per un dentista, G.L.P, 55 anni di Roma, che svolge il lavoro anche in diversi laboratori ciociari. È accusato di lesioni aggravate e di porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

La ricostruzione
Quattro i protagonisti della rissa. Coinvolti il padre, il fratello e il cugino del festeggiato, due alatrensi di ventisette e cinquant'anni e un frusinate di ventotto, e il dentista che era a una cena con altri colleghi. Per futili motivi è esplosa una rissa trai quattro, al culmine della quale il medico ha colpito con un portachiavi da cui, stando alle accuse, ha estratto un apriscatole di 16 centimetri e ha colpito tre persone. I militari, allertati dalla centrale operativa del comando provinciale di Frosinone, a seguito della richiesta del ristoratore, hanno provveduto in un primo momento a far intervenire il personale del 118 per il trasporto dei tre feriti al pronto soccorso dell'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone.

La minuziosa attività svolta dai militari della locale stazione, che hanno visionato le immagini delle telecamere a circuito chiuso e ascoltato i testimoni presenti, facendo loro visionare alcune foto scattate nel corso della festa di compleanno, ha consentito di raccogliere inconfutabili elementi per l'identificazione dell'autore dell'accoltellamento. Il dentista si è presentato spontaneamente nel comando stazione di Torrice per essere interrogato. All'esito delle indagini la dottoressa Barbara Trotta, ha formalmente indagato il dentista ipotizzando due circostanze: la prima riguardo l'ingiustificato porto di uno strumento così pericoloso, la seconda l'ingiustificato utilizzo dello stesso strumento con il quale il dentista ha colpito ben tre persone.
Addirittura uno dei feriti è stato colpito a una gamba e solo per pochi centimetri non è stata raggiunta la vena aorta.

Nei prossimi giorni il cinquantacinquenne, difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci, dovrà giustificare il motivo per il quale si è presentato al ristorante con un portachiavi così pericoloso e per quale ragione ne ha fatto un uso maldestro, vista anche la perdita di sangue e soprattutto le ferite riportate dai tre.