Una struttura abusiva, incompiuta e forse inutile che si stava cercando di ultimare nel 2005, in una zona considerata sito d'interesse comunitario, ancora sta lì a deturpare un luogo incantevole. Si sta parlando del nuovo ponte delle Tartare, un ecomostro all'interno del parco dei Monti Simbruini, nel comune di Trevi nel Lazio, che sembrerebbe non interessare più nessuno.
Un ammasso mastodontico di cemento ed altro che altera lo stato di un luogo incantevole che deve tornare, obbligatoriamente, alla sua bellezza naturale.

Possibile che nessuno provveda ad abbatterlo in quanto opera dichiarata abusiva dalla sovrintendenza ai beni paesaggistici e magari mettere in sicurezza quello vecchio che fu dichiarato pericolante negli anni Ottanta? Di buono c'è che la Regione Lazio ha rivoluto indietro gli 800.000 euro del milione e mezzo erogato al consorzio di Campo Staffi. Ora gli enti che facevano parte del consorzio (Comune di Filettino, Provincia di Frosinone, Comunità montana di Veroli e Parco regionale dei monti Simbruini), dovranno risarcire, ognuno con la quota di propria competenza, alla Regione Lazio gli 800 mila euro