Peggiorano le condizioni del pensionato che mercoledì si è ustionato con un ritorno di fiamma mentre cercava di accendere con liquido infiammabile il caminetto della dependance della sua abitazione in via Fossi a San Giorgio a Liri. I medici del centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio, dove è stato elitrasportato in codice rosso, stanno facendo di tutto per salvarlo, ma la situazione è critica. Conoscenti, parenti e amici sperano in un miracolo. I fatti risalgono al primo pomeriggio di mercoledì. Dai primi elementi raccolti sembrerebbe che si sia trattato di un drammatico incidente domestico.
L'uomo era solo quando ha perso il controllo delle fiamme che in pochi istanti lo avevano già avvolto e hanno preso a divorarlo. Pochi lunghi minuti, tanti per risultare fatali al sessantacinquenne che è diventato una torcia umana e ha riportato ustioni sulla quasi totalità del corpo. Le sue urla hanno richiamato l'attenzione di alcuni familiari che sono prontamente accorsi. Saranno le verifiche dei vigili del fuoco a supportare o meno l'iniziale ricostruzione dell'Arma.
Nell'immediatezza sono giunti in via Fossi, a San Giorgio a Liri, i vigili del fuoco di Cassino, i carabinieri della locale stazione della Compagnia di Pontecorvo e il 118.
La situazione è apparsa subito molto grave. Il fuoco aveva attaccato prima le gambe, per poi divorare tutto il resto del corpo. Una scena da togliere il respiro. I vigili hanno domato il fuoco ma le ustioni erano già gravissime. I medici hanno deciso di elitrasportarlo direttamente al Sant'Eugenio, al centro grandi ustionati.
Dove è stato ricoverato. L'uomo ha raggiunto Roma a bordo di un'eliambulanza che è stata fatta atterrare a pochi metri dall'abitazione, nei campi circostanti. A ricostruire l'esatta dinamica ora saranno i carabinieri della stazione di San Giorgio a Liri.