Operazione Maschera, prosegue l'udienza preliminare sui codici a specchio per i rifiuti. Ieri, a Roma, davanti al gup Nicolò Marino la requisitoria del pubblico ministero Alberto Galanti che ha chiesto il processo per tutti gli imputati, tranne uno (Ottaviano Sabellico) e la sua società (la Dsi) per cui ha chiesto il proscioglimento nonché la prescrizione per una violazione delle prescrizioni dell'Aia su un trasporto di rifiuti. Il pm del resto era scontato ha ritenuto sussistenti gli elementi per il rinvio a giudizio.
A seguire le parti civili si sono riportate alle richieste dell'accusa. Quindi è stata la volta delle difese che hanno evidenziato come i reati contestati non sussistono. Le altre difese proseguiranno il 13 aprile, giornata nella quale potrebbe esserci la decisione del gup.
Nel frattempo, il candidato a sindaco di Frosinone Mauro Vicano, uno degli imputati, ha preannunciato la volontà di farsi interrogare dal giudice ad aprile.
Lo stesso Vicano ha dichiarato: «Ritengo di non aver fatto nessuna irregolarità di quelle contestate.
Vorrei far valere le mie ragioni».
Davanti al gup ci sono 31 persone e 11 società tra gestori di discariche, di imprese di raccolta e di produzione di rifiuti nonché di analisi chimiche.
Diversi enti si sono costituiti parte civile tra cui la Regione Lazio e il Comune di Frosinone. Il caso, particolarmente complesso da un punto di vista di applicazione delle regole in materia di rifiuti, era approdato davanti alla Corte di giustizia europea per chiarire l'interpretazione della norma sulla classificazione dei rifiuti con i codici a specchio.
Nel collegio difensivo ci sono, tra gli altri, gli avvocati Antonino e Calogero Nobile, Marco Pizzutelli, Danilo Iafrate, Francesco Scalia, Mario Di Sora, Sandro e Vittorio Salera, Vincenzo Galassi, Pierpaolo Dell'Anno, Domenico Marzi, Paolo Marandola, Alessandro Diddi, Enrico Morigi, Vincenzo Savo, Paola Picciotto, Marzo Zangrilli, Giuseppe Scicchitano, per le parti civili gli avvocati Enrico Pavia, Francesco Spallino, Marzella e Gianluca Giannichedda.