Attive nella Asl di Frosinone le televisite, prestazioni di telemedicina che consentono ai pazienti di essere visitati a casa. Il coordinatore della trasformazione digitale dell'Azienda Sanitaria dottor Sergio Pillon, spiega le novità.

Cos'è la televisita?
«Si tratta di visite specialistiche riservate a pazienti già conosciuti dai medici, che hanno cioè effettuato la prima visita in presenza e che potranno, su indicazione dei reparti stessi, continuare ad essere assistiti direttamente a domicilio. La televisita non va prenotata ma sono i medici dell'ambulatorio a stabilire chi potrà essere assistito con la telemedicina».

Come si svolge?
«Per il paziente è sufficiente possedere uno smartphone, il medico, dall'altra parte, utilizzerà preferibilmente un pc che gli darà modo di accedere alla cartella clinica del paziente. Le app utilizzate per la conference call sono in particolare Skype, Zoom e altri programmi che danno maggiore garanzia di privacy.
Bocciate, per questo motivo, WhatsApp e Messenger.
Al termine della visita, il medico emetterà una ricetta che arriverà con un sms sul cellulare se si tratta di un medicinale, oppure sulla mail in caso di prescrizione di una visita specialistica».

Quali sono i reparti attivi?
«Abbiamo attive già sedici liste di specialità: a Frosinone le televisite di controllo dermatologica, ematologica, endocrinologica (diabetologica), infettivologica, internistica, cardiologica, dell'ambulatorio ipertensione, otorinolaringoiatrica, chirurgia maxillo facciale e la sorveglianza della terapia anticoagulante che si tiene anche ad Alatri e Cassino.
Sempre ad Alatri è disponibile la televisita internistica di controllo mentre a Pontecorvo endocrinologia. Ad Aquino la televisita di controllo neurologica, a Sora di controllo cardiologico. Inoltre è disponibile anche la teleradiologia domiciliare per i pazienti fragili. La telemedicina ha una platea di campi di applicazione davvero molto vasta. In un territorio come quello della Asl di Frosinone, tanti pazienti con una distanza importante dagli ospedali, la televisita diventa uno strumento indispensabile i più fragili».