Nuovo sopralluogo dei carabinieri sul luogo dove il 30 gennaio scorso è morto Roberto Vitelli, sessantenne originario di Frosinone, residente a Torrice, travolto e ucciso da una Smart condotta da un ventitreenne. L'incidente in via Gaeta a Ceccano. Prosegue anche la ricerca, su cui vige il massimo riserbo, di eventuali testimoni che possano aver assistito alla scena. I militari hanno, dunque, effettuato un nuovo accesso in via Gaeta per accelerare la ricostruzione della dinamica del sinistro, prima che i consulenti nominati sia dal pm, sia dall'avvocato Claudia Padovani per l'imputato, sia dagli avvocati Giampiero Vellucci e Paola Pagliarella per la famiglia del professore, si mettano al lavoro, in quanto l'espletamento dei rispettivi elaborati peritali potrà avvenire con la ricostruzione documentale già compiuta dai carabinieri con una prima informativa.
Informativa che è stata rimessa già all'indomani del fatto alla Procura della Repubblica e una seconda che è stata rimessa dopo il secondo sopralluogo avvenuto alla fine della scorsa settimana. Con la formale deposizione di entrambe le informative, il lavoro di ricostruzione dei militari della stazione di Ceccano potrà dirsi completo anche alla luce del rinvenimento di ulteriori elementi sul posto così da consentire una ricostruzione più completa possibile anche ai tecnici.
Non si esclude però, che anche i tecnici possano chiedere e ottenere un sopralluogo sul posto, ricostruendo la dinamica nelle stesse ore (a cavallo dell'ora di pranzo) e nelle stesse condizioni e identiche modalità (nel giorno festivo in cui avvenuto il fatto).
Prosegue anche la ricerca, sulla quale vige riserbo, di eventuali testimoni che, seppure in una giornata, quella di domenica e all'ora di pranzo, possano aver assistito all'incidente in cui ha perso la vita il professore Vitelli.
Per lui, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. È morto sul colpo. Il ventitreenne di Vallecorsa, ma residente a Roma, alla guida della Smart che ha travolto il sessantenne, è stato arrestato poco dopo l'incidente e condotto ai domiciliari, dopo essere risultato positivo al test antidroga. Arresti che sono stati confermati.