Dolore e lacrime per l'addio a Piero Segneri, il maresciallo dell'Aeronautica militare deceduto a Roma, mentre tornava a Ferentino dopo una giornata lavorativa al ministero della difesa. Ieri è stato il giorno dell'ultimo saluto, grande la partecipazione. Piero Segneri aveva 45 anni, lascia una figlia adolescente che voleva un gran bene al suo papà. «Un ragazzo d'oro», ripetevano in lacrime i colleghi di lavoro arrivati numerosi dalla capitale. Presente alle esequie una nutrita rappresentanza di Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, il vicesindaco Lucia Di Torrice. E non sono passati inosservati rappresentanti del Cotral con tanto di corona di fiori.

Tra gli alti ufficiali l'ammiraglio della Marina, Dario D'Aquino, il generale di Brigata dell'esercito italiano Giuseppe Giuliani, il colonnello Marco Boveri comandante del 72° Stormo dell'aeroporto di Frosinone.
Allineati il picchetto armato dell'Aeronautica militare e un trombettiere. La bara giunta da Roma, avvolta nel tricolore, è stata portata a spalla da Porta Montana a piazza Duomo e viceversa, seguita da un lungo corteo di militari e cittadini, affranti i familiari dietro al feretro.
Forte la commozione in Cattedrale tra le lacrime del fratello maggiore di Piero, il pianto dell'anziana madre mentre carezzava la bara e della figlia del maresciallo, gli squilli di tromba e la preghiera dell'Aviatore.

Toccanti le parole di don Fabio che ha presieduto la cerimonia con don Giuseppe: «Quando le cose avvengono in modo repentino nella vita, sembra che tutto si spezzi e rimanga incompiuto. Sembra quasi che la vita è come un bellissimo ballo e s'interrompe la musica. Che si fa, s'interrompe la festa? No, la festa va avanti, cambiano le modalità con cui si vive questa esperienza. Chi ci potrà separare e togliere l'amicizia da Piero? Nessuno. Il dono della fede non ci lascia smarriti. Certo, avremmo desiderato godere ancora di più della sua presenza e amicizia, Piero ha lasciato un'impronta in questa nostra vita dove ognuno di noi può continuare a vivere questo rapporto nella modalità nuova in cui vive».

La presenza del Cotral ha dimostrato l'apprezzamento del gesto di Piero sull'autobus, colto da malore dopo essere intervenuto a supporto dell'autista impegnato in un diverbio con un passeggero non in regola.