Tutto sarebbe nato da un intervento in aiuto di un giovane che stava per essere investito nei pressi di Largo Turriziani. Un diverbio con alcuni giovani in una notte di giugno del 2020 nella parte alta di Frosinone. Lui un venticinquenne, ingegnere del capoluogo, sarebbe stato aggredito e sollevato quasi all'esterno, dall'ultima soglia dei Piloni, e accoltellato al ventre. Uno dei ragazzi finito nei guai, entrambi albanesi, di cui uno irreperibile, si è difeso sostenendo di essere stati loro malmenati dal venticinquenne.

Ieri si è svolta la prima udienza ed essendo irreperibile uno degli albanesi finiti nei guai, è stata chiesta la notifica per irreperibilità, in tutta Italia, per poter rintracciare il giovane. L'ingegnere è difeso dall'avvocato Nicola Ottaviani, mentre i due stranieri da Christian Alviani. L'accusa è di lesioni volontarie aggravate.

La ricostruzione
Stando alle accuse due ragazzi, intorno all'una di una notte di giugno di due anni fa, avrebbero cercato di scaraventare giù dai Piloni un ragazzo universitario che si era frapposto tra loro e un altro coetaneo che stava per essere investito. Il frusinate ha messo in salvo il giovane che stava, sempre stando alle accuse, per essere investito da un'auto su cui viaggiavano i tre.
Erano volate delle parole accese e dopo un'oretta, quando il venticinquenne si trovava da solo ai Piloni, sarebbe stato raggiunto dai ragazzi. Ragazzi che lo avrebbero aggredito e sollevato fino all'esterno dall'ultima soglia. Gambe e basso ventre a penzoloni all'esterno. Il frusinate è riuscito ad avvinghiarsi alla balaustra di marmo e a resistere tornando sul terreno. Durante la colluttazione l'ingegnere sarebbe stato accoltellato. Da qui l'accusa di lesioni volontarie aggravate. A quel punto è scattata la denuncia, ma non ritenendo provato il fatto era stata chiesta l'archiviazione.

La vittima si è rivolta all'avvocato Nicola Ottaviani ed è stata presentata opposizione alle richiesta di archiviazione. Il gup tre mesi fa ha accolto la richiesta di opposizione. Ieri la prima udienza. Si tornerà in aula il prossimo 12 luglio e saranno ascoltati i primi testi.