Dal primo gennaio dello scorso anno ad oggi hanno abbassato le serrande ben trenta attività, dieci commerciali e venti alberghiere, ma soprattutto sono aumentate a dismisura le sospensioni (oltre trenta) con i tempi di riattivazione non indicati. E mentre il settore alberghiero ed economico della città attende un incontro con gli amministratori comunali per redigere un piano di rilancio, tenendo in considerazione tutti gli asset, i processi di privatizzazione e il progetto del presidente Stirpe, Bruno Della Morte suona la carica ai suoi associati, ai titolari di partita Iva, ai commercianti:
«Dobbiamo tenere duro - dice il presidente di Federalberghi - perché la nave Fiuggi sta per uscire dalla secche. Si vedono da lontano tante luci di speranza, cosa importante però è che il pubblico e il privato viaggino insieme, è cosa risaputa nessuno si salva da solo. Stiamo vivendo un periodo fortemente messo a dura prova, i problemi sono tanti e la pandemia ha finito di distruggere tante realtà, ma non siamo finiti, non dobbiamo arrenderci proprio ora che la nostra città è chiamata ad una forte ed energica risposta ai tanti progetti interessanti per un rilancio.
Abbiamo davanti il periodo di Pasqua, un'estate, dobbiamo prepararci in autunno anche al turismo estero, insomma è giunta l'ora di far prevalere sul pessimismo la nostra storia di combattenti, stringiamo i denti. La Fiuggi che sta per rinascere porterà gioia e prosperità a tutti».