Era finito sotto processo, a Vicenza, accusato di truffa per la vendita di un'auto. Il leader di Più Italia, Fabrizio Pignalberi, incassa una nuova assoluzione.

«Dovevano essere i processi della riscossa che avrebbero dovuto inchiodare il leader Fabrizio Pignalberi, uscito invece assolto ancora una volta anche nel procedimento, nel quale lo stesso era stato "chiamato come terzo" davanti al giudice di pace di Vicenza», afferma il diretto interessato.

È dunque arrivato a sentenza un altro dei processi che vedono coinvolto il leader di Più Italia, celebrato davanti al tribunale di Vicenza. Il presidente Pignalberi era accusato di truffa. La controparte aveva dichiarato di essere stata raggirata dal leader nazionale di Più Italia, a causa della mancata consegna di un veicolo.

Tuttavia, il giudice, nella sentenza di assoluzione, ha scritto: «il fatto non sussiste». Aggiunge Pignalberi: «è la stessa parte offesa a consegnare i documenti, comprensivi del foglio complementare, attestanti la regolare vendita. Così dichiarando estraneo Pignalberi.
Incredibile, ma vero! La stessa parte offesa, in un altro processo pendente presso il tribunale di Frosinone, sempre contro il leader nazionale Fabrizio Pignalberi, aveva dichiarato di non aver mai avuto la documentazione relativa alla vettura in questione.
In maniera contraddittoria la signora dinanzi al giudice di pace di Vicenza ha confermato e prodotto tale documentazione».