Tragico incidente sul lavoro ieri mattina a Sora. Non c'è stato nulla da fare per Ciro Ceccano, cinquantasette anni, uscito di casa come ogni giorno per recarsi al suo posto di lavoro, da dove non è più tornato. Sulle cause della tragedia stanno indagando i carabinieri di Sora, giunti subito in via Pietra Santa Maria dove intorno alle 8 si è consumata la tragedia, poco lontano dal quartiere di San Rocco. È accaduto nel piazzale della Sider Lazio, l'azienda in cui Ciro lavorava dal 2000. Tanti anni trascorsi in quella ferramenta dove purtroppo ieri ha trovato la morte. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che il cinquantasettenne, mentre percorreva a piedi il piazzale dell'attività, sia stato colpito da un oggetto volato a causa del forte vento, forse una pesante lamiera.

L'operaio è stato colpito così violentemente da perdere l'equilibrio e, candendo, ha urtato con il viso un torchio che si trovava lì accanto, nel punto in cui è stato trovato il corpo esanime. Sul posto si è precipitata la macchina dei soccorsi: ambulanza, automedica, pattuglie di carabinieri. Per Ciro Ceccano, però, non c'è stato nulla da fare. Nella tarda mattinata, l'impresa funebre "Polsinelli" di Sora ha trasferito la salma dell'operaio all'ospedale di Cassino, dov'è a disposizione dell'autorità giudiziaria che deciderà se disporre l'esame autoptico. Le indagini sono affidate ai carabinieri che hanno il compito di ricostruire l'esatta dinamica della tragedia, anche attraverso le testimonianze raccolte sul posto ieri mattina.

L'uomo, residente a Pescosolido dove viveva con la moglie, era nato a Sora. Per lui quella di ieri era una mattina come tante; Ciro si era presentato puntualmente al lavoro e aveva raggiunto la sua postazione. Poco dopo, l'assurda tragedia che lo ha strappato all'affetto dei suoi cari, ai colleghi e ai titolari dell'azienda. Si attende ora di conoscere la data dei funerali per rendere omaggio all'operaio, vittima dell'ennesimo infortunio mortale sul lavoro, il secondo di questo nuovo anno in Ciociaria. Sui social tanti i messaggi di cordoglio indirizzati alla moglie Silvana e alla sua famiglia. Un'altra morte intollerabile che dilania le coscienze e riapre ancora una volta la piaga delle morti sul lavoro. Un dolore senza fine per chi conosceva e stimava Ciro Ceccano, per il suo destino così crudele, per quanti come lui hanno perso la vita dedicandosi al lavoro.