Sei i periti nominati e una doppia perizia per la morte del professore Roberto Vitelli: una medico legale relativa all'espletamento dell'esame autoptico sulla salma e l'altra di natura cinematica.

Ieri l'autopsia sul corpo del sessantenne, travolto e ucciso mentre era in sella alla sua bici, in via Gaeta a Ceccano, da una Smart condotta da un ventitreenne.
Il giovane è stato arrestato poco dopo e condotto ai domiciliari, dopo essere risultato positivo al test antidroga. Due, come detto, le perizie per fare luce su quanto accaduto intorno alle 14 di domenica a Ceccano. Un perito è stato nominato dal pm, un altro dai familiari e un altro ancora dall'indagato per la consulenza di natura medica e tre i consulenti anche per la ricostruzione dell'incidente.

L'indagato, residente a Roma, è difeso dall'avvocato Claudia Padovani, mentre i familiari del professore hanno incaricato gli avvocati Giampiero Vellucci e Paola Pagliarella. Si attende ora il nulla osta della salma per portare l'ultimo saluto al sessantenne, molto conosciuto e stimato. Ha insegnato Scienze e Matematica in molti istituti ciociari. Da tutti ricordato come una persona perbene, cordiale, di sani principi e con la grande passione per la "due ruote".

Da qualche anno si era trasferito con la moglie, un medico di Frosinone, dal capoluogo a Torrice, dove si era subito fatto benvolere, come ci ha raccontato il sindaco Alfonso Santangeli che ha espresso vicinanza e cordoglio ai familiari a nome di tutta l'amministrazione comunale e della cittadinanza. Lunedì mattina un momento di raccoglimento all'istituto "Sulpicio" di Veroli dove il professore insegnava Scienze dallo scorso anno. Una rosa rossa è stata lasciata sulla cattedra nell'aula della classe quarta A del liceo scientifico, dove l'altro ieri avrebbe dovuto tenere la sua lezione di Scienze. Alle 11 una campanella è suonata in sua memoria. Ora si attende la data dei funerali per l'ultimo saluto.