Continui atti vandalici in pieno centro. Nel mirino di mani ignote i giochi dell'area attrezzata dedicata ai più piccoli che si trova in piazza Labriola. Scritte lasciate con una bomboletta rossa, espressioni e disegni volgari. Dalla settimana scorsa non c'è notte che non appaia qualcosa di nuovo, fin dall'inizio i commercianti e i cittadini si sono dati da fare. Venerdì mattina a ripulire la parete dei giochi è stato Andrea Rasi, titolare di alcune attività dell'area che ha la gestione dei giochi e che, proprio nei mesi scorsi, ha realizzato dei lavori e sistemato nuove attrezzature. Purtroppo, però, la mattina dopo nuove scritte sono comparse, e così a passare una mano di vernice è stato Remo Fiorentino.
ma i giochi sono stati imbrattati ancora e ancora, disegni osceni sono apparsi sullo scivolo e, sempre con la bomboletta rossa, sono state lasciate scritte volgari sia sui pannelli pubblicitari che si trovano nell'area che sul muro del palazzo di giustizia.

Durissima la condanna della comunità che, "l'artista" ignoto continua a sbeffeggiare tornando, sera dopo sera, a imbrattare le strutture presenti nell'area dedicata ai più piccoli. Andrea Rasi ha già annunciato che nei prossimi giorni provvederà a risistemare l'area ma, ovviamente , non è questo il punto. C'è un problema grande ed evidente, c'è qualcuno o più di uno che sta deliberatamente rovinando il bene della comunità e che ha imbrattato anche il tribunale. Nella zona ci sono diverse telecamere, di cui due ben visibili: una delle due punta sulla scala d'emergenza e l'altra esattamente sulle attrezzature finite nel mirino degli atti vandalici. 

L'assessore Barbara Alifuoco ha espresso massima condanna per il gesto: «Un atto vile ai danni della comunità tutta. Ovunque vengano realizzati questi sfregi non ci sono giustificazioni, è comunque grave.
Dispiace che sia stato fatto in una delle aree più amate dai cittadini, dalle famiglie e soprattutto dai bambini che ci trascorrono ore liete e spensierate, tanto necessarie ancor più in questo momento». La delegata al ramo poi spiega: «Nell'area in cui si sono registrati questi episodi ci sono le telecamere del palazzo di giustizia. In ogni caso le istituzioni si stanno adoperando in tutti i modi per risalire all'identità di questi gesti così vili. Chi commette azioni del genere dimostra di essere una persona, o un gruppo di persone, assai poco intelligente. Capisco l'amarezza della cittadinanza e dei commercianti».

E proprio nelle scorse settimane erano stati annunciati dall'amministrazione il potenziamento dell'impianto di videosorveglianza nei pressi di alcuni istituti scolastici grazie a un progetto ad hoc e la volontà di aumentare gli "occhi" in città per monitorare, oltre alle zone centrali, anche quelle più isolate e i quartieri periferici. Raccontare questi episodi non serve a dare visibilità agli autori ma a evidenziare che esiste un problema, che ci sono delle persone o dei ragazzi anche molto giovani, che evidentemente non hanno ben capito cosa significhi vivere in una società civile. E ora i cassinati sono esausti e vogliono che i colpevoli siano puniti nella maniera più adeguata per i gesti commessi.