Istituire una commissione consiliare per verificare la corretta attuazione del contratto stipulato con la ditta Pragma per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Questo chiede la minoranza con il suo capogruppo Vincenzo Cecconi al sindaco Silvio Grazioli.

«La battaglia che stiamo conducendo per la gestione dei rifiuti - spiega Cecconi - è scaturita dalla consapevolezza che i cittadini di Trevi stanno pagando un costo pro-capite tra i più alti d'Italia, a fronte di una prestazione che non rispetta gli accordi contrattuali e determina gravi disagi. Del resto la stessa maggioranza, per bocca del sindaco, ha dovuto ammettere che le inadempienze denunciate sono condivisibili, ma, allo stesso tempo, si è limitato ad assumere un blando impegno per una maggiore e non meglio definita vigilanza sull'operato della ditta appaltatrice. Nella sostanza, infatti, nonostante la proposta della minoranza richiedeva la risoluzione del contratto per gravi inadempienze, non c'è stata nessuna votazione sul punto.

A fronte di numerosi servizi non svolti, a discapito dell'utenza, si registra una incomprensibile tolleranza da parte dell'amministrazione, la quale, per suo conto, in modo del tutto anomalo, introduce tariffe e pagamenti a diretto vantaggio del comune, imponendo una nuova tassa sullo smaltimento degli ingombranti, nonostante che il servizio, oltre che essere svolto sempre dalla Pragma, rientrando tra gli obblighi contrattuali della stessa».