Le immagini delle telecamere installate dalla Guardia di finanza avevano immortalato la fila dei clienti. Fino anche a 120 acquirenti giornalieri. Per comprare cocaina in una villetta alle porte di Frosinone, al confine con Ceccano. Ieri il caso, balzato agli onori della cronaca dopo le ordinanze di custodia emesse dal gip Antonello Bracaglia Morante a luglio, è finito sul tavolo del gup Ida Logoluso. Dei quattro imputati, tutti appartenenti a una stessa famiglia rom, la madre, Italia Del Prete, ha patteggiato una pena a 3 anni e 4 mesi, la figlia, con il rito abbreviato, è stata condannata Samantha Di Silvio a 2 anni e 8 mesi. Sempre dopo il rito abbreviato è stato, invece, assolto il padre, Pasquale Di Silvio, mentre l'altra figlia, Mara, dopo la riqualificazione del fatto in spaccio di lieve entità, è stata rinviata a giudizio. Sono stati tuti difesi dall'avvocato Tony Ceccarelli.

L'operazione era scattata dopo un primo arresto, quello di Samantha, due anni fa, fermata in auto a corso Lazio con 120 grammi di cocaina e 4.800 euro in contanti.
Nuova operazione, il 25 febbraio 2021, con l'arresto di Italia Del Prete trovata, dopo una perquisizione, con 150 grammi di cocaina e 11.000 euro in contanti.
Da lì ha preso le mosse l'indagine poi culminata con l'ordinanza dello scorso luglio che aveva colpito Italia Del Prete e Samantha Di Silvio, 50 e 23 anni, madre e figlia, la prima finita prima in carcere e poi ai domiciliari, la seconda direttamente ai domiciliari. Per Pasquale, invece, la richiesta di misura era stata respinta.

Nel frattempo, le indagini dei finanzieri erano andate avanti con le telecamere nascoste e le intercettazioni telefoniche. L'attività secondo le Fiamme gialle, veniva condotta nel cortile dell'abitazione, dove, appunto, erano stati ripresi i clienti in fila. Ieri, dunque, la vicenda è finita sul tavolo del giudice per le udienze preliminari.
Al termine dell'udienza, celebratasi alla presenza del pubblico ministero Alessandro Picchi, il giudice Ida Logoluso ha accolto il patteggiamento della Del Prete a 3 anni e 4 mesi, ha disposto il rinvio a giudizio di Mara, mentre, con il rito abbreviato, ha inflitto 2 anni e 8 mesi a Samantha e ha assolto Pasquale Di Silvio, per il quale la difesa ha sostenuto che i contatti che aveva con i clienti erano per ragioni di lavoro, essendo commerciante di auto, e non per motivi legati allo spaccio di droga.