Si è sollevato un gran polverone attorno al museo civico di Sora che cerca un direttore a titolo gratuito. Il sindaco Luca Di Stefano ha reso noto l'avviso, in scadenza il 24 gennaio, che tanto sta facendo discutere. E la vicenda ha subito avuto un'eco nazionale. «Il Comune ha pubblicato l'avviso per il conferimento dell'incarico di direttore scientifico del Museo della Media Valle del Liri ha spiegato il sindaco La selezione, riservata a soggetti in quiescenza, avverrà in base alla valutazione dei titoli e del curriculum. L'incarico prevede lo svolgimento delle funzioni di referente scientifico del museo; la promozione dell'immagine della struttura; la collaborazione con gli enti sovraordinati. L'incarico, essendo riservato a soggetti in pensione, non prevedrà alcun compenso né rimborsi spesa e avrà durata non superiore ad un anno».

Immediata la reazione della consigliera di minoranza Manuela Cerqua, secondo la quale il bando così predisposto è «inconcepibile». Soprattutto per la gratuità dell'incarico: «È immorale che la richiesta parta proprio da un'amministrazione pubblica», rincarala dose la consigliera Cerqua. A stretto giro la risposta dell'assessore alla cultura Maria Paola Gemmiti: «Niente paga, clima poco favorevole, maldicenze da affrontare, roba solo per appassionati, coraggiosi, poco aperti alle chiacchiere, come noi. Ma la responsabilità è grande. Abbiamo fatto un bando pubblico regolarissimo perché ci sembrava giusto essere equi. Non abbiamo tempo, non abbiamo soldi e abbiamo trovato uno sfacelo. Abbiamo fatto appello alla buona volontà delle persone addirittura con un avviso pubblico prima di tutto per riaprire il museo, rispondere alla vicina scadenza del bando per rientrare nel circuito dei musei della Regione Lazio in scadenza il 31 gennaio e avere in un anno il tempo e la copertura economica per fare un bando per un direttore scientifico retribuito».

Ma l'associazione nazionale "Mi riconosci?", che dal 2015 si batte per la dignità dei lavoratori del settore dei beni culturali, tuona contro il bando: «Una richiesta così alta a titolo gratuito è inaccettabile», dice Ludovica Piazzi, referente del sodalizio per il Lazio. A farle eco gli attivisti dell'associazione: "Per valorizzare il museo sarebbe necessario disporre di soldi, ma il Comune vorrebbe attingere esclusivamente a quelli che la Regione Lazio elargisce ai musei iscritti alla rete dell'Organizzazione museale regionale. Serve un direttore, e il Comune è riuscito a trovare una strategia per evitare di pagarlo. Il 14 gennaio, peraltro, è stato pubblicato anche il bando del servizio civile che prevede ben 16 volontari (su un totale di 40). Se Sora pensa di valorizzare il suo patrimonio usando fondi statali e volontariato, affidandolo a pensionati specializzati, sta compiendo un grave atto di miopia, alimentando un sistema malato che confonde lavoro e volontariato».