Aveva già le idee chiare cinque anni fa quando ha calcato il palcoscenico di uno dei concorsi di bellezza più importanti, quello di Miss Italia, portando a casa il quarto posto. Tra i suoi sogni più grandi quello della recitazione.

E così, rimanendo sempre con i piedi per terra, si è rimboccata le maniche e con determinazione si è impegnata affinché il suo sogno potesse diventare realtà. Sacrifici e impegni premiati e per lei, Maria Malandrucco, il sogno continua. La ventitreenne di Alatri sarà Susy nella prossima fiction di Canale 5 "Fosca Innocenti" con Vanessa Incontrada. Le abbiamo chiesto come è cambiata la sua vita dopo l'esperienza di Miss Italia.

Dopo il noto concorso nazionale di bellezza come è cambiata la tua vita?
«La mia vita dopo Miss Italia non è cambiata, forse più per mia madre che veniva fermata per le strade della mia città per la sua frase celebre nella chiamata avuta con me dove io le diedi la notizia di essere in finale e lei mi rispose, e cito: "E chi atr è passat!?". A parte questo sono arrivati diversi apprezzamenti dalle persone, anche per la mia recitazione tanto che venni selezionata per uno spettacolo teatrale. Comunque la "notorietà" non ha cambiato il mio carattere e il mio modo di fare le cose, resterò sempre me stessa con pregi e difetti a prescindere dalle esperienze che ho fatto e che farò».

Cosa hai fatto in questi anni?
«In questi anni ho studiato recitazione inevitabilmente, penso che la formazione sia essenziale per un attore. Tra Firenze e Roma ho fatto diverse scuole e laboratori poi ho provato ad entrare in una delle scuole più ricercate d'Italia per quanto riguarda la recitazione, "Il Centro Sperimentale di Cinematografia" nel 2018 quando non sono riuscita a passare la selezione, per un posto soltanto, mi sono dedicata al lavoro. È stato frustrante non avere una collocazione lavorativa o di studi in quell'anno e, quindi, decisi di darmi da fare. Ricordo che un giorno dopo essere stata dal dentista mi dissi che la fortuna dovevo cercarmela da sola. Girai tutti gli studi presenti nel palazzo bussando ad ogni porta per lasciare il curriculum, sperando che qualcuno prima o poi mi richiamasse. Sembrava un giradischi inceppato, fermo a "ti faremo sapere", ma nessuno ha mai richiamato. Ho lavorato per qualche tempo in un negozio di scarpe ma cercavano per un breve periodo, poi mi arrivò l'occasione di lavorare in un bar e tra un cappuccino e l'altro mi dicevo "sto perdendo tempo". Ma penso che nella vita tutto insegna. Non a caso il mio primo ruolo (Susy) è quello della barista. E un anno dopo sono riuscita ad entrare al Centro sperimentale; quindi i miei sacrifici sono stati ripagati».

Ti vedremo presto in una fiction su Canale 5. Come nasce questa opportunità?
«Quando ho saputo di essere stata scelta per "Fosca Innocenti" non potevo crederci, perché sarebbe stato il mio primo ruolo importante. Ricordo che quella mattina ero a casa e stavo vedendo "Split", quando al momento più intenso del film mi arrivò la chiamata della mia agente. Credevo fosse per un call back (un secondo provino) invece a gran sorpresa mi disse che ero proprio io la futura Susy. Ho esultato come una matta e sono corsa dai miei genitori che si sono spaventati per le urla e non capivano cosa stessi dicendo. Quando sono riuscita a raccontarglielo con più calma neanche loro riuscivano a crederci. Era la prima grande soddisfazione dopo tanti anni di studi e gavetta; non dimenticherò mai quell'emozione».

Raccontaci il primo giorno di set...
«Mi hanno accompagnata dall'hotel al mio camerino. L'ho ispezionato da cima a fondo. Tanta era l'emozione di averlo, non volevo più lasciarlo. Il confronto con gli altri attori si è rivelato da subito confidenziale e mi sono trovata così a mio agio poiché ho avuto la fortuna di trovare quelle persone buone e genuine che vanno oltre il loro successo e non è da tutti. Poi Vanessa portava con sé sempre la sua cagnolina Gina con cui mi divertivo a giocare e, quindi, le ore di trucco e parrucco volavano. Essere diretta poi da Fabrizio Costa è stato davvero piacevole, è una persona molto empatica, ci siamo capiti subito».

Che ruolo interpreterai?
«Susy è un personaggio molto estroverso e in certi versi lontano da me visto che appartiene al mondo del punk rock, ma ho cercato di personificarla al meglio possibile studiando questo mondo in ogni sua sfumatura. Poi ho voluto proporre al regista di farla in dialetto toscano, visto che la serie è ambientata ad Arezzo e lui ha accolto la mia idea con grande entusiasmo».

Un messaggio per i giovani che vorrebbero intraprendere la tua stessa strada?
«Ai giovani che sognano di intraprendere la mia o una qualsivoglia strada dico che la fortuna arriva per chi sa aspettare, oppure bisogna cercarsela da soli come ho provato a fare io e magari ne avrete più di quanta ne ho avuta io quel giorno. Comunque sia trovate il coraggio di camminare a testa alta sempre e vivere i sogni con dedizione e prima o poi verremo tutti ripagati in qualche modo».

Il tuo sogno più grande?

<Il mio sogno più grande è quello di diventare mamma con la speranza che la realizzazione personale arrivi non troppo a lungo da allontanare questo sogno che sento così vivo>.

Progetti futuri?

<Spero di avere una bella carriera lavorativa e di successo per me e per i miei genitori che mi hanno sempre supportato, questo è il mio prossimo progetto che in realtà resta sempre lo stesso ormai da anni>.