Accusato di appropriazione indebita, noto commercialista è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Il professionista del Cassinate era stato accusato da una società in favore della quale prestava la propria opera di consulenza professionale di un reato gravissimo: appropriazione indebita. Un'accusa relativa alla documentazione contabile riferibile alla medesima società.
La difesa del commercialista, composta dagli avvocati Sandro Salera ed Antonio Iafrate, ha efficacemente dimostrato come, in seguito ad un'accurata disamina della corrispondenza intercorsa tra il professionista e la società sua cliente «la condotta dell'imputato non configurasse la fattispecie di reato a lui ascritta».
Il giudice, quindi, in seguito alla articolata discussione, ha pienamente accolto la tesi difensiva dei legali dell'imputato pronunciando sentenza di assoluzione e ponendo fine, in tal modo, alla vicenda processuale dello stimato professionista perché il fatto non sussiste.