Ad inizio anno, su Rai Uno, Beppe Convertini e Peppone Calabrese hanno portato i tantissimi e affezionati telespettatori della fortunata trasmissione "Linea Verde" a conoscere una Ciociaria insolita, fatta non solo di ruralità ma anche di attività imprenditoriali che negli ultimi anni hanno saputo imporsi non solo a livello nazionale, ma anche oltre i nostri confini.

Le telecamere hanno così puntato sul borgo di Guarcino e, dopo una rapidissima panoramica sul centro, l'attenzione si è posata sulla produzione del prosciutto locale, una delle prelibatezze tradizionali della cucina guarcinese, accanto agli immancabili e rinomati amaretti.

Il "viaggio", tutto all'insegna del sapore, si è dipanato tra le varie fasi di produzione del prosciutto: dall'arrivo delle cosce di suino nazionale, passando per la salatura, la sugnatura (sulla parte non ricoperta dalla cotenna viene applicato rigorosamente a mano un impasto composto da grasso di maiale, sale, pepe e altri ingredienti) e, infine, la stagionatura.

Per arrivare sulle nostre tavole, il prosciutto impiega tra i 18 e i 20 mesi: un tempo necessario per assaporare un prodotto di carattere, deciso, ma non salato. Per Guarcino e per le sue specialità culinarie, la puntata di "Linea Verde" è stata una vetrina che attirerà nuovi visitatori e tanti buongustai.