Metalli pesanti oltre i limiti, la Provincia di Frosinone ha adottato un'ordinanza e ha imposto alla Mad di provvedere. Con l'ordinanza numero 1 del 2022 l'amministrazione provinciale ha ordinato alla Mad, quale gestore della discarica di Roccasecca, stante il «superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione», e «in via graduale e proporzionale» di adottare «misure di prevenzione e messa in sicurezza d'emergenza del sito, per riportare i valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali dall'Arpa Lazio al di sotto dei valori di concentrazione soglia di contaminazione».

Chiesta «l'esecuzione degli interventi di bonifica e di ripristino ambientale del sito, e di messa in sicurezza, operativa o permanente, nonché di ogni altra idonea misura... ove le operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario e ambientale... confermino lo stato di contaminazione». La Mad avrà tempo 30 giorni per avviare gli interventi.

Nel provvedimento si richiama una nota dell'Arpa sugli «esiti analitici delle acque sotterranee campionate» a maggio 2021. Campionamento «su tutta la rete piezometrica... asservita all'impianto di discarica della società Mad». Dalle analisi - secondo quanto accertato dall'Arpa - sono emersi «numerosi superamenti dei metalli disciolti» con riferimento a ferro, manganese e arsenico.

Nel provvedimento della Provincia viene citata una nota della direzione regionale del ciclo dei rifiuti nella quale si evince che le ipotesi formulate dal Cnr, «pur tendendo ad escludere la presenza di fuoriuscite di percolato dagli invasi, sembrano ascrivere comunque il fenomeno a possibili collegamenti con la presenza della discarica relativamente a interazioni tra i biogas di discarica e suolo tali da modificare le condizioni di solubilità di alcuni metalli. Allo stato attuale gli studi effettuati non consentono dunque di definire valori di fondo, che richiedono ulteriori approfondimenti tesi ad indagare sui fenomeni... che potrebbero essere all'origine dei valori anomali, da valutare anche alla luce del vigente quadro normativo».

Per la Provincia, insomma, è «sussistente il nesso di causalità.... in base al criterio causale del "più probabile che non"».