Un dato su tutti allarma oggi la Ciociaria sul fronte dell'emergenza Covid-19. E' quello relativo alle vittime. Il bollettino Asl ne conta sei nelle ultime 48 ore - ieri infatti non erano stati segnalati decessi. Una media di tre al giorno, dunque in aumento ma spaventa soprattutto l'abbassarsi dell'età delle persone decedute: una donna di 67 anni di Fiuggi, una di 69 anni di Frosinone, una di 84 anni di Arce, un uomo di 61 anni di Colfelice, uno di 79 anni di Fumone ed una donna di 93 anni di Esperia. Come specificato dalla Asl, " molti non vaccinati e altri con gravi patologie" stesso discorso vale per i pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Il dato sui contagi risente, invece, del minor numero di tamponi eseguito nella giornata di ieri, domenica. 2897 i test, contro i circa 8000 dei giorni precedenti. I nuovi positivi sono 326 mentre i negativizzati 223. 80 i pazienti ricoverati.
La mappa dei contagi
Impennata di ricoveri nelle terapie intensive: nella maggioranza dei casi si tratta di non vaccinati
"Le ultime 48 ore sono state caratterizzata da un'impennata di decessi (6, molti non vaccinati e altri con gravi patologie) e di ricoveri in terapia intensiva.
Ad oggi sono 8 i pazienti in rianimazione. Di questi ben 5 sono non vaccinati, tutti compresi nella fascia d'età tra i 50 e i 60 anni. Tre invece sono i vaccinati tutti con gravissime patologie.
Il dato evidenzia ancora una volta come siano nella stragrande maggioranza dei casi i no vax ad essere colpiti gravemente dal Covid, saturando le terapie intensive e gli altri reparti delle strutture ospedaliere: "Si tratta – spiega il Dottor Fabrizio Apponi Direttore di struttura complessa anestesia e rianimazione Polo ospedaliero Frosinone-Alatri – di una fotografia precisa della situazione attuale. I 2/3 dei pazienti in terapia intensiva non si è voluta sottoporre alla vaccinazione e la situazione per i nostri ospedali sta diventando insostenibile".
Per gli over 50, oggi, la vaccinazione è ormai obbligatoria dopo la decisione del Governo: "Speriamo che tutti accolgano l'invito dell'esecutivo. I dati oggi parlano chiaro: i non vaccinati rischiano gravissime conseguenze mentre chi ha terminato il ciclo e ha avuto la dose booster presenta, nella maggioranza dei casi, forme leggere, in ogni caso curabili.
È necessario che tutti capiscano cosa si rischia in questa situazione: con l'attuale pressione sulle strutture ospedaliere esiste il pericolo di dover interrompere le attività di profilassi e cura di patologie non covid".