Un consiglio straordinario per parlare delle cartelle di accertamento che stanno arrivando ai contribuenti pontecorvesi. A chiederlo è Pop Pontecorvo che interviene su quanto sta accadendo in questi giorni nella città fluviale. Sono tanti i cittadini che stanno ricevendo cartelle da parte della TreEsse con relativa richiesta di pagamento per tasse di annualità pregresse. Una situazione che sta facendo salire le dure proteste dei cittadini.

«Per pura propaganda elettorale nel 2015 Rotondo si presentò affermando che, tra i primi provvedimenti che avrebbe fatto ci sarebbe stato quello di togliere la concessione alla Tre Esse - affermano da Pop - Ma facciamo un passo indietro. Chi ha voluto fortemente il servizio esterno? Notaro fu l'artefice di quel contratto, che concedeva alla società un aggio non indifferente per l'accertamento delle cartelle. Sappiamo tutti come è proseguita la storia. Rotondo ha ampliato prima le attività in mano alla Tre Esse e, poi - sempre per pura propaganda elettorale - ha tolto la concessione poco prima delle elezioni. Abbiamo sempre detto che quella era una mossa elettorale, fumo negli occhi ai cittadini che negli anni si erano visti recapitare "cartelle pazze"; molti cittadini che pur avendo pagato regolarmente, si sono dovuti far carico dell'onere della prova dei pagamenti. Rotondo, come sempre, ha gettato fumo negli occhi alla cittadinanza affermando di aver tolto la concessione alla Tre Esse».

Cartelle pazze: un incubo
Dal movimento di Pop Pontecorvo intervengono, poi, su quanto sta accadendo in questi giorni: «Oggi siamo di nuovo qui. Con la Tre Esse che invia "cartelle pazze" ai cittadini. Società che, a detta di Rotondo, non aveva più la concessione del servizio di accertamento e riscossione. Noi abbiamo sempre evidenziato che, in realtà, la propaganda di Rotondo fosse fumo negli occhi per la cittadinanza e che, secondo le carte ufficiali, la Tre Esse avrebbe continuato a operare per i tributi con competenza precedente al 4 agosto 2020. A fine dicembre del 2021, poi, arriva la nuova sorpresa».

Quindi proseguono: «Rotondo e la sua amministrazione ripropone l'esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dei tributi. In questi giorni molti cittadini si stanno vedendo recapitare cartelle di accertamento che vanno indietro addirittura di sei anni circa per il pagamento della Tari. A Pontecorvo si pagano tasse altissime in relazione alla gestione dei rifiuti (e non solo), dovute alla mancanza di servizi efficienti (per non parlare dell'addizionale comunale). cittadini lamentano giustamente una situazione paradossale».

Ora spiegazioni
«Prima si pagano le tasse, alte, e poi sono chiamati a fornire le prove di questi pagamenti a una società che invia accertamenti in modo che appare del tutto indiscriminato. Persone anziane e cittadini a cui giungono avvisi di accertamento che devono prendersi l'onere di ricostruire i pagamenti di sei anni precedenti (come detto perlopiù avvenuti normalmente)» puntualizzano. Infine l'invito di Pop agli amministratori e al sindaco. «Un invito a trattare la questione in un consiglio straordinario per dare risposte ai cittadini. Il sindaco ha la responsabilità di dare spiegazioni di una situazione paradossale».