Con i contagi alle stelle, cresce la preoccupazione per la ripartenza della scuola. Posto che la Regione Lazio aveva posticipato l'inizio delle lezione dal 7 gennaio al 10, il problema che molti amministratori locali si sono posti è se i sindaci hanno competenza, stante l'attuale situazione pandemica, ad adottare provvedimenti di chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, ricadenti sul proprio territorio comunale.

Il Comune di Frosinone, prima di procedere, ha deciso di convocare per questo pomeriggio alle 18.30 i presidi per capire se esista o meno una situazione di assoluta criticità che richieda un rinvio delle lezioni, alla luce del numero dei contagiati tra la popolazione scolastica. Rinvio peraltro richiesto dai dirigenti scolastici italiani con un appello sottoscritto fino a ieri da oltre 2.200 dirigenti per 14 giorni di dad. «Malgrado la babele normativa e l'assenza di conforto da parte del Governo e, soprattutto, del ministro della Pubblica Istruzione - afferma il sindaco Nicola Ottaviani - vogliamo avere il quadro effettivo della situazione epidemiologica nei singoli plessi scolastici del territorio, essendo pronti ad ascoltare le eventuali richieste dei dirigenti scolastici, a poche ore dall'entrata in vigore delle nuove norme, che prevedono le chiusure e la Dad, in caso di presenza di positivi».

Altre amministrazioni (tra cui Anagni, Sora, Arpino e Isola del Liri) hanno rinnovato le ordinanze bloccando - per ora - l'attività didattica fino al 15 gennaio. Oltre alle scuole un altro fronte caldo resta quello delle competizioni sportive: anche in questo week end, salteranno a causa della diffusione del contagio diversi incontri di varie discipline nelle più disparate categorie, giovanili e seniores. E i campionati vanno avanti a singhiozzo.

La giornata
Il giorno di festa dell'Epifania porta a un drastico calo dei tamponi, rispetto alle medie degli ultimi giorni, e, conseguentemente, dei positivi. Ieri, dunque "solo" 255 contagiati. E sono: 19 a Frosinone e Pontecorvo, 15 ad Alatri, 14 a Ceprano, Monte San Giovanni Campano e Veroli, 13 a Paliano, 10 a Ceccano, 8 ad Anagni, 7 a Boville Ernica e Cassino, 6 a Fiuggi e Ripi, 5 a Trevi nel Lazio e Vallecorsa, 4 ad Aquino e Sora, 3 ad Amaseno, Arce, Castro dei Volsci, Ferentino, Morolo e Supino, 2 ad Acuto, Fontechiari, Roccasecca, Serrone, Strangolagalli e Torrice, 1 ad Arnara, Atina, Casalattico, Casalvieri, Castelliri, Castrocielo, Cervaro, Filettino, Guarcino, Pastena, Patrica, Piglio, Pofi, Posta Fibreno, San Vittore del Lazio, Santopadre, Torre Cajetani, Trivigliano, Vallemaio, Vico nel Lazio, Villa Latina e Villa Santo Stefano.

In questa settimana i casi accertati sono 3.570 a 714 di media. Si tratta di un numero simile, ma superiore, a febbraio 2021 (3.525) o dicembre 2020 (3.468). Nella passata settimana, sempre al venerdì, i positivi erano 2.584 a 516,8 di media (il periodo si è poi chiuso a 569,29). La crescita da allora è del 38,15%. Dall'inizio del mese i casi sono, invece, 4.971 a 710,14 di media. Dicembre si è chiuso a 6.230 e 200,96, secondo solo ai 6.588 di novembre 2020 a 219,60 di media. Medie che ora rischiamo di polverizzare.

I decessi
Per il settimo giorno di fila si ha almeno un morto per Covid. Ieri all'elenco se ne sono aggiunti due, entrambi uomini di 86 e 90 anni di Cassino e Isola del Liri, con pregresse patologie. I decessi di questa settimana sono 9, mentre nel 2022 sono 11. L'ultima settimana con più di 9 morti è stata quella tra il 3 e il 9 maggio con 12. Rispetto all'inizio del 2021 il dato è similare visto che allora le vittime erano state 12 in sette giorni.

Gli indicatori
Il venerdì è il giorno in cui viene calcolata l'incidenza settimanale per 100.000 abitanti. Ieri è scesa leggermente, rispetto alle 24 ore precedenti, assestandosi a 1.042,14. Resta pur sempre il terzo valore più alto dall'inizio della pandemia dopo i 1.130,61 di giovedì e i 1.069,39 di mercoledì. Venerdì scorso il dato era di 610,69, da allora la crescita è stata del 70,64%. A due settimane (286,79), è vero e proprio boom: più 263,38%. A un mese (134,38 il 10 dicembre) l'andamento segna un ben più consistente più 675,51%. Se non altro, l'incidenza rispetto alla media nazionale è più bassa. Ieri, in Italia l'Iss ha registrato una cresciuta in sette giorni da 783 a 1.669, ovvero del 113,15%. Il tasso di positività si mantiene stabile al 12,38% rispetto al 12,22% del bollettino precedente quando, però, i tamponi sono stati quattro volte tanti. Il dato settimanale è al 12,70%. La passata settimana è stata archiviata al 14,66%.

I ricoverati e i guariti
Sono 77 i ricoverati per Covid in provincia di Frosinone, uno in più in 24 ore, di cui 5 in terapia intensiva come il giorno precedente. All'elenco vanno aggiunti 88 negativizzati, il che porta il computo settimanale a 1.172, tre in più rispetto a tutta la settimana precedente.

I tamponi
Fisiologico calo dei test eseguiti durante il giorno di festa: ieri ne sono stati processati 2.059 il dato più basso della settimana che ne presenta 26.548. Negli ultimi sette giorni sono 34.305, nuovo record, superiore anche ai 23.269 del periodo precedente.