Centotré anni di storia quelli della Sarandrea Marco &C srl, nata nel 1918 come Antica Liquoreria Sarandrea. Fondata da Marco Sarandrea e dal fratello, il frate Cappuccino Paolo, che fino ad allora si era distinto seguendo la sua passione di erborista e fitologo profondo, alla ricerca di erbe officinali e aromatiche che nascevano nella rigogliosa natura intorno a Collepardo, definito proprio "paese delle erbe", oggi la Sarandrea non ha bisogno di presentazioni.
Nasce così questa storia di cultura e passione per le potenzialità del proprio territorio, approfondendo lo studio della tradizione erboristica e diffondendo la conoscenza delle antiche ricette di liquori medicinali e non. E' il caso della Sambuca, la prima ed unica risalente ad una antica ricetta dei Padri Certosini della vicina Certosa di Trisulti.
Da piccola fabbrica liquoristica, negli anni, con un più approfondito studio della flora ernica portato avanti da Mario Sarandrea, figlio di Marco, la Sarandrea andò man mano crescendo e sviluppandosi, acquistando notorietà ed affermazione. Negli anni ‘80 Mario Sarandrea fu affiancato nello studio delle piante e delle loro virtù dal figlio Marco che ad oggi porta avanti il nome dell'azienda grazie alla sua profonda conoscenza della materia, tanto da esserne considerato uno dei maggiori conoscitori. Marco oggi è affiancato nell'attività dell'azienda dai fratelli Marilena, Beatrice, Alessandra e Leonardo.
Scelta di qualità
Tutti i prodotti della Liquoreria Sarandrea hanno il compito ed il vanto di mantenere in vita il tradizionale principio della qualità, mediante l'uso di erbe aromatiche, perlopiù provenienti da raccolta spontanea nelle meravigliose valli e nei declivi dei Monti Ernici, raccolte da personale esperto e rispettoso dell'ambiente e della flora che lo abita, nonché di alcool raffinatissimo, mettendo al bando le essenze sintetiche che rendono il prodotto di sapore esclusivamente commerciale. S'intende già che tutta la lavorazione di questi liquori non viene compiuta con criteri superficiali, ma con criteri selettivi, in modo che il dosaggio venga attentamente studiato in ogni sua parte e quindi la preparazione diventi automaticamente frutto di meditata e riflessa proporzione e dose.
La grande richiesta
Oggi l'azienda, che ha all'attivo 23 dipendenti, quasi tutti di Collepardo, ha raggiunto il massimo della sua produttività, tanto che la domanda risulta di gran lunga superiore all'offerta. «Per far fronte alle numerose richieste – dichiara Alessandra Sarandrea – dovremmo fare la scelta di trasferirci e di aprire uno stabilimento più grande in una delle aree industriali della provincia. Ma non è questa la nostra prospettiva, in quanto in quel caso dovremmo optare per un prodotto industriale e questo assolutamente per noi è impensabile perché vogliamo mantenere il modus operandi che ci caratterizza ormai da 103 anni e continuare a rispettare la natura e l'ambiente che ci circonda. Questa finora è stata la nostra forza ed anche dovendo sacrificare il profitto, abbiamo tutte le intenzioni di continuare su questa strada per non venire meno ai nostri principi e per non deludere chi finora ha creduto in noi, nella nostra azienda e nei nostri prodotti».
La formazione
Molta attenzione l'azienda la riserva anche alla formazione dei ragazzi, avendo attuato già da tempo diversi tipi di collaborazione con alcune università italiane ed istituti secondari. «Cerchiamo di formare i ragazzi perché pensiamo che nel nostro lavoro non esista un segreto industriale, siamo gelosi del nostro prodotto, ma non siamo gelosi del nostro know how e per questo cerchiamo di trasferire le nostre competenze ai giovani». - prosegue la Sarandrea.
Quale sarà il futuro?
«Siamo molto legati a questo territorio e per tale motivo continueremo a lavorare qui a Collepardo. I nostri dipendenti sono quasi tutti del paese; in molti casi dopo i padri sono entrati in azienda i figli; siamo legati alle nostre tradizioni e al nostro modo di lavorare. I risultati raggiunti ci hanno dato ragione».