Chiusura anticipata alle 17.30 dei locali che somministrano cibi e bevande e divieto di stazionamento in centro nelle giornate del 31 dicembre e del primo gennaio.

Alla luce degli assembramenti registrati il 24 dicembre scorso e del significativo aumento dei contagi in città, il sindaco Marco Galli ha emesso un'ordinanza che dispone la chiusura anticipata degli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande per oggi e domani su tutto il territorio comunale.

Con lo stesso atto, il primo cittadino ha stabilito anche il divieto di stazionamento nei luoghi solitamente più frequentati dai cepranesi: piazza Martiri di via Fani, piazza Marconi, via Solferino, via Palestro, via Principe Amedeo, piazza Tomassini e piazza Colle Uccelli.
Una decisione drastica assunta in una fase delicata della pandemia da Covid-19, in cui i contagi crescono rapidamente e interi nuclei familiari si ritrovano in quarantena.

L'ordinanza punta a evitare che si possano creare situazioni di rischio perché il centro, ad una certa ora, sarà praticamente deserto e non si genereranno situazioni di assembramenti. Questo almeno nelle intenzioni dell'amministrazione.

Intanto i contagi volano, in città sfiorano i cento. Le persone sono da un lato timorose perché il virus si diffonde nonostante i vaccini e le precauzioni, dall'altro sono stanche di sacrifici che comunque non riescono a fermare l'avanzare del virus, sebbene appare ormai assodato che limitino fortemente le conseguenze della malattia.

Le attenzioni, il distanziamento, l'utilizzo dei dispositivi di protezione ed evitare situazioni di rischio possono salvaguardare la salute, ma soprattutto è la responsabilità di tutti che può evitare il dilagare dei contagi che potrebbero sfuggire al controllo.

In alcuni momenti i provvedimenti drastici, ancorché "antipatici" da assumere, sono d'obbligo perché servono soprattutto per tutelare i più deboli e per evitare conseguenze peggiori. La chiusura anticipata dei locali in questi due giorni va proprio in tale direzione.