Attenzione durante i festeggiamenti per il capodanno, la Asl di Frosinone mette in guardia la popolazione.

La direttrice generale Pierpaola D'Alessandro spiega: «Ferirsi per futili scoppi significa, oggi, non solo procurarsi inutili danni ma anche appesantire il lavoro dell'organizzazione sanitaria. Dover soccorrere una persona che si è ferita a causa dei petardi o che ha arrecato danno a terze persone, è ancora più delittuoso. Gli operatori sanitari sono impegnati ad assistere le persone per un virus che non dà tregua e che sta mettendo tutti a dura prova. Ci auguriamo che nessuno voglia finire in ospedale per simili banalità».

L'altro invito è quello di salvaguardare gli animali dai botti di fine anno. Ecco allora alcuni consigli dei veterinari della Asl per proteggere i propri amici a quattro zampe dai fuochi d'artificio dell'ultimo dell'anno.
«Il fragore dei botti provoca disorientamenti, stati d'ansia, panico e reazioni incontrollate da parte degli animali che spesso si danno alla fuga in maniera istintiva - fanno sapere - In loro si manifestano cambiamenti fisici: iperventilazione polmonare, respiro affannoso, tachicardia, scialorrea (forte salivazione) e tremori muscolari. Sintomi che potrebbero rendere il cane aggressivo e mordace. Con il loro udito più acuto, gli animali percepiscono i forti rumori in maniera più fastidiosa rispetto all'uomo».

Tra i consigli, prima di Capodanno, dopo aver consultato il veterinario di fiducia, l'uso di integratori e rimedi omeopatici aventi effetti calmanti. Consigliate anche le passeggiate. «È importante non lasciare incustoditi all'esterno i propri animali e creare una tana sicura, ad esempio nella vasca da bagno o in una piccola stanza dove collocare anche la cuccia assieme alla ciotola e ai giochi - si legge ancora - Chiudere in maniera ermetica porte e finestre. Consigliato anche tenere radio o televisore accesi per confondere ed attutire i rumori che arrivano dall'esterno. È importante, in ogni caso, fare in modo che il cane o il gatto sia libero di venire vicino al proprio padrone».