Saranno le indagini della polizia, i filmati delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze di alcuni presenti alla scena, a chiarire cosa è accaduto la sera della vigilia di Natale davanti al Caffè Minotti.
Il titolare del noto locale di via Marittima, nella parte bassa del capoluogo, ha denunciato un'aggressione. Mentre lunedì, prima dell'alba, le vetrine del bar sono state mandate in frantumi da due persone, con il volto coperto, riprese dalle telecamere. «Non si è trattato di un semplice dispetto, ma di un'azione estorsiva in piena regola», ha dichiarato l'avvocato Giampiero Vellucci a cui la famiglia Minotti si è rivolta.
La ricostruzione
A denunciare l'accaduto, anche attraverso i social, è stato proprio Vincenzo Minotti, con un post pubblicato su Facebook. «Alla vigilia di Natale ho subìto una aggressione da un noto delinquente che vuole mettere in soggezione me e la mia famiglia. Ho già allertato le forze dell'ordine. Basta, basta, basta con i soprusi e minacce ripetute». Minotti ha fatto ricorso alle cure dei dottori e ha subito avvisato le forze dell'ordine. La famiglia Minotti ha incaricato l'avvocato Giampiero Vellucci di seguire legalmente il caso.
«È un fatto gravissimo, la cui portata non dev'essere sottovalutata, né minimizzata, commesso in piena notte e nel pieno delle festività natalizie, così da aumentare gli effetti intimidatori - ha sottolineato l'avvocato Giampiero Vellucci - Non si è trattato di un semplice dispetto, ma di un'azione estorsiva in piena regola, posta in essere, vigliaccamente, in danno di un imprenditore la cui colpa è stata solo quella di non aver ceduto ai ricatti e di aver difeso la storica attività di famiglia, che costituisce un fiore all'occhiello per la nostra città. Confidiamo nell'operato della magistratura e degli inquirenti, affinché tali episodi vengano stroncati sul nascere».