Tutto sommato una città dove la qualità della vita continua a registrare indici di gradimento in costante crescita, tanto da attrarre sempre più persone che in loco hanno deciso di vivere.

Certo non è più la Fiuggi della bella epoque, soprattutto in estate, ma questo sembrerebbe non scoraggiare più di tanto quanti continuano a sceglierla come luogo di residenza. Infatti nel giro degli ultimi venti anni la popolazione ha fatto registrare un aumento del 15% passando dagli 8759 residenti censiti al 31 dicembre 2001 ai 10119 al 31 dicembre 2020, generando un + 1360 residenti (dati Istat).

Sta di fatto che alle prossime elezioni comunali, previste per la primavera-estate del 2023, salvo recrudescenze degli attuali equilibri politici locali, il nuovo consiglio comunale sarà composto da 16 consiglieri eletti oltre il sindaco a fronte degli attuali 12 oltre il sindaco. Questo a norma di legge e per effetto del superamento della quota dei diecimila abitanti.

La differenza nei valori e segnata da quanti provenienti da altre città continuano a scegliere Fiuggi come nuova destinazione di residenza, anche perché i dati sulle nascite e sui decessi risultano in controtendenza. Nel 2001 ad esempio si registrarono in città 84 nascite ed 82 decessi. Nel 2020 le nascite sono state 40 ed i decessi 129.

Tra i molti fattori che concorrono all'aumento costante della popolazione, con punta massima registrata nel 2015 con 10.536 residenti, vi è certamente quello legato al crollo dei prezzi nel mercato immobiliare, a sua volta causato da un piano regolatore cervellotico approvato alla fine del secolo scorso che ipotizzava per questo periodo una popolazione su Fiuggi stimata intorno ai ventimila abitanti. Come abbiano elaborato questa stima lo sanno solo gli autori materiali e la politica di allora.

Certo è che ha generato una intensa speculazione edilizia ed un plus valore tra domanda ed offerta.
Questo però non sposta di una virgola il principio di fondo. Fiuggi è una città molto bella e vivibilissima. Fatica a trovare pace nelle dinamiche politiche ma nonostante tutto vale la pena di viverla tutto l'anno. Rimane pur sempre una meta turistica di primo livello.