Tutto prescritto. Così ha stabilito il tribunale di Frosinone pronunciando la sentenza sul caso dei lavori al cimitero e per la manutenzione alla villa comunale e alle scuole. Ieri, dopo la discussione delle difese che puntavano a una sentenza assolutoria, la decisione della corte (presidente Tamburro) che ha applicato la prescrizione.

Nell'inchiesta erano contestati fatti compresi in un arco temporale che va da ottobre 2005 a novembre 2008.
Sotto accusa erano finiti Anna Magliocchetti, all'epoca dei fatti impiegata all'ufficio Manutenzioni del Comune di Frosinone, gli ex dirigenti comunali Enzo Guglielmi e Matteo Capuani, nonché gli imprenditori Italo D'Itri e Angelo Veronesi.

Nelle more del processo, sono deceduti due imputati.
Nel 2018, c'era già stata una prima pronuncia di prescrizione per la distruzione di cadavere e sulle forniture di gasolio per le scuole. In attesa di eventuali impugnazioni in appello, potrebbe aprirsi il capitolo della Corte dei conti per i profili di danno erariale ai danni del Comune di Frosinone.

La procura (che ha ipotizzato anche il peculato) contestava fatture gonfiate per le manutenzioni al cimitero, alla media Pietrobono, alla villa comunale e per la fornitura di gasolio nelle scuole. Tutto era nato indagando dopo il caso delle tombe allagate al cimitero.
A condurre le indagini la guardia di finanza e i carabinieri.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Bruno Castaldi, Rosario Grieco, Giampiero Quadrini, Riccardo Masecchia, Maurilio Prioreschi e Luigia Caliciotti.
Parte civile il Comune di Frosinone con l'avvocato Francesco Tarsitano.