Un presunto giro di estorsione ai danni, prima di tutto, di commercianti della città martire in difficoltà. Sei i coinvolti (diversi di Pontecorvo) che avevano mantenuto posizioni diverse, una assolta in primo grado. Cinque, dunque, gli imputati che il primo febbraio del prossimo anno dovranno affrontare l'udienza fissata in Cassazione, l'ultimo grado di giudizio. L'inchiesta dell'Arma contro un presunto giro di prestiti a strozzo è quella denominata "I Monatti", la stessa nata da un episodio incendiario del marzo del 2016 (ai danni di un'attività di produzione di materassi, nell'hinterland della città martire).
Dall'attività certosina dell'Arma sarebbe, poi, spuntato un altro filone: quello di un presunto giro di estorsione ai danni in primis di commercianti in difficoltà. Una ricostruzione capillare su spostamenti, incontri e rapporti personali, quella della procura. Poi la richiesta di domiciliari e, anche dopo il Riesame, una forte diversificazione tra le differenti posizioni. A processo sono finiti Gianluca Russo, Maurizio e Giuseppe Sardelli di Pontecorvo, Gerardo Bottiglieri, Massimo Morra e Silvana Spada. Quest'ultima (assistita dall'avvocato Carbone) assolta in primo grado.
Russo, lo ricordiamo, era stato assolto anche dal contestato episodio di usura.
Complesso il quadro accusatorio: gli inquirenti avevano puntato i fari su incontri, minacce, restituzione dei soldi e sul contestato uso delle armi, così come ricostruito dai carabinieri. Gli imputati difesi dagli avvocati Emanuele Carbone, Angelo Pollino e Mariano Giuliano, Gianrico Ranaldi erano stati già tutti assolti in primo grado per il capo d'imputazione relativo al presunto prestito di 8.000 euro ma condannati a pagare (in varia misura) oltre 17.000euro di multa. Il tribunale di Cassino aveva condannato cinque dei sei coinvolti a 18 anni e 6 mesi (in tutto) di reclusione a fronte di una richiesta di 38 anni ed era stata disposta la restituzione di soldi e telefonini, rigettando la richiesta di sequestro dei beni.
Poi la sentenza d'appello, con la riduzione, seppur lieve delle pene per tre dei cinque coinvolti, facendo così "risparmiare"(in tutto) un anno di reclusione. Ora la discussione in Cassazione.