«Vorrei riunire intorno a un tavolo i miei colleghi sindaci della Valle di Comino per discutere le strategie da mettere in atto per richiamare i turisti nella nostra Valle». Così Marco Scappaticci, sindaco di Picinisco e membro della giunta della XIV Comunità montana Valle di Comino, preoccupato di come i paesi dell'area vadano in ordine sparso nel programmare, pianificare e sviluppare le risorse che ciascuno di essi ha avuto in eredità dalla storia.

«Addolora vedere come un territorio ricco di testimonianze artistiche, archeologiche, ambientali, turistiche e religiose si presenti al turista con un lungo elenco di manifestazioni ed eventi che abbracciano temi simili, ma da vivere separati». Scappaticci allude al fatto che i centri valligiani offrono all'ospite le stesse carte: castelli, santuari, musei, centri storici antichi, oasi verdi e naturalistiche, aziende del vino, del formaggio, tradizioni, eventi laici e religiosi.

«Ma ora, non è più tempo di mantenere vivo un campanilismo che non porta da nessuna parte, se non frantumare le risorse e, quindi, i vantaggi», è la sua riflessione che punta in una precisa direzione: «Bisogna ritornare a essere una sola comunità, con gli stessi interessi e le stesse esigenze; sedersi intorno a un tavolo per programmare insieme, razionalizzando le risorse e puntando sulla ricchezza del territorio come fonte di reddito e sviluppo per tutti», osserva Scappaticci, testimone della continua diminuzione della popolazione valligiana a scapito dell'emigrazione: «Emigrano perché non abbiamo saputo offrire opportunità di lavoro qui».

A Ferragosto scorso, il bando LazioCrea a sostegno delle destinazioni turistiche del Lazio vide piazzarsi al secondo posto la Dmo "Ciociaria-Valle di Comino".
Il progetto prevede piccoli interventi pratici sul territorio.
I primi saranno: la natura e le attività all'aperto, con la realizzazione di una fitta rete sentieristica da percorrere a piedi, in bicicletta e a cavallo; la cultura e le tradizioni, con la riscoperta e un nuovo modo di presentare i borghi; il benessere e l'enogastronomia creando percorsi enogastronomici dedicati. Sarà sufficiente?