«Può darsi che mi so' sbaglia to, no? Perché senti a me: ci stanno delle… c'abbiamo già dei testimoni che hanno detto che Serena è venuta in caserma.
Mi hanno chiesto: "Tu l'hai mai… chi ha aperto tu o… o Quatrale? "E dissi io: Quatrale stava nell'ufficio, se è venuta una ragazza… "Ma è Serena?" È una ragazza, non lo so se eventualmente era Serena io non ci so' an dato a guarda', ho detto io. Non mi so' messo a guarda' chi è entrato».
«Mi hanno detto: "Brigadiè abbiamo i testimoni che hanno detto che Serena è venuta in caserma". E io ho risposto: boh!». La voce, all'interno dell'aula di Corte d'assise di Cassino a porte chiuse, è quella di Santino Tuzi, intercettato in macchina l'8 aprile del 2008 con Vincenzo Quatrale, imputato insieme a Francesco Suprano, all'ex maresciallo Mottola, al figlio Marco e alla moglie Anna Maria per la morte di Serena Mollicone.
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