Pino killer, si discuterà ad aprile del 2022. Nuova udienza preliminare ieri a Cassino, con la richiesta avanzata dalle parti civili di un intervento nel processo come responsabile civile di Astral, Comune di Castrocielo e della ditta interessata.

Il giudice Di Croce ha accolto l'istanza e si è riservato di dare lettura del provvedimento il prossimo 28 dicembre.
Poi le discussioni sono state già fissate al 5 aprile del 2022. Era il 29 ottobre del 2018 quando un pino cadde su un'auto che stava transitando sulla Casilina Nord in territorio di Castrocielo. A bordo di quella Smart bianca c'erano due ragazzi, Rudj Colantonio e Antonio Russo, due amici, che il destino ha inchiodato sull'asfalto quel maledetto lunedì pomeriggio.

La scena che gli altri automobilisti si trovarono di fronte fu a dir poco scioccante. Era una giornata di maltempo, le raffiche di vento erano forti, pioveva a dirotto e uno degli enormi pini marittimi che si trovano ai bordi della carreggiata della strada ha ondeggiato per abbattersi sull'auto, completamente schiacciata dal peso dell'enorme tronco e dalla folta chioma.

Inutili i soccorsi per i due amici: la strada rimase chiusa per ore, vigili del fuoco di Cassino e carabinieri della Compagnia di Pontecorvo intervenuti sul posto operarono per ore per riuscire a estrarre i corpi dei due ragazzi dalle lamiere. La tragedia riaccese le polemiche sulla sicurezza della Casilina e in poche settimane venne tagliata la maggior parte degli alberi a rischio.
Vennero eseguiti interventi mirati e indagini certosine che avrebbero evidenziato gravi ed evidenti difetti morfostrutturali dell'albero.

Sono stati poi i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) a notificare gli avvisi di conclusione indagini emessi dal pm della Procura della Repubblica di Cassino, il dottor Emanuele De Franco a sei soggetti, ai quali viene contestato il reato di omicidio colposo: Filippo Materiale, allora sindaco di Castrocielo, Comune nel quale si è verificato l'incidente mortale; Giuseppe Evangelista, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune; Antonio Mallamo, amministratore unico e rappresentante legale di "Azienda strade Lazio-Astral Spa"; Daniele Prisco, responsabile della sezione Strade III di Astral; a Alda Muscedere, amministratore unico e rappresentante legale di "Costruzioni Generali srl", società appaltatrice dei servizi di sorveglianza e di pronto intervento h24 e Vincenzo Andrea Di Cresce, direttore tecnico della stessa società.

Ieri è stata avanzata dalle parti civili la richiesta dell'intervento nel processo come responsabili civili di Astral, del Comune di Castrocielo e dell'Impresa (Costruzioni generali). Il giudice ha rinviato all'udienza del 28 dicembre per questi adempimenti (si darà lettura in quella sede della decisione sull'ammissione) e ha già fissato l'udienza di discussione al 5 aprile prossimo.
Le difese tra le quali ricordiamo gli avvocati Gabriele Picano e Francesco Scacchi per Mallamo; Sandro e Vittorio Salera, Paolo Marandola, Gianrico Ranaldi, Augusto Casinelli, Giuseppe Di Mascio, Fantaccione e De Siena sono pronte.