Violenze continuate per anni sulle figlie minorenni: un'accusa terribile quella mossa a un pastore della chiesa evangelica, originario del Cassinate ma vissuto per anni a Ponza e poi in Molise. Prima della sua partenza improvvisa per Londra, poi per la Scozia.
Ieri in udienza preliminare nel processo per violenza sessuale il giudice, il dottor Claudio Marcopido, nuovo presidente della Sezione Penale, ha accolto la richiesta di abbreviato condizionato formulata dal difensore dell'imputato, l'avvocato Antonio D'Alessandro, ammettendo l'esame di una delle tre figlie, anche essa parte offesa secondo la prospettazione accusatoria, ma mai escussa in fase di indagini preliminari; il suo esame si terrà all'udienza del 24 gennaio 2022.

Secondo quanto emerso dalle indagini partite a seguito della denuncia di una delle vittime diventata intanto maggiorenne, l'uomo avrebbe abusato per anni di entrambe le figlie minorenni. Avrebbe piazzato pure telecamere in bagno per "spiarle". Quando la ragazza si è staccata dal nucleo familiare e con il supporto di uno psicologo e di un altro pastore della chiesa evangelica ha raccontato tutto, l'uomo è volato a Londra, poi a Edimburgo.

Le indagini, coordinate dal pm Siravo e affidate alla squadra Informativa del Commissariato guidato dal vice questore Giovanna Salerno non sono state affatto facili.
E hanno richiesto anche il supporto logistico dell'Interpol. Gli agenti del Commissariato hanno localizzato l'uomo che si è opposto all'estradizione.
Fino a qualche giorno fa, con l'arrivo a Fiumicino e l'arresto. Ora inizia la battaglia legale.