Prima la palazzina Q dell'Asl, poi la camera mortuaria, la direzione generale e psichiatria. Tra lunedì e ieri pomeriggio si sono verificati nuovi assalti ai distributori automatici di cibo e bevande all'interno dell'azienda sanitaria di Frosinone.
Ma nell'ultima settimana sono stati segnalati assalti anche in un centro di parrucchieri, in un centro di assistenza auto e in una scuola di Veroli.
«Siamo sfiniti non è più possibile lavorare in questo modo, la Ristoda è destinata a chiudere». Si sfoga il titolare dell'azienda che rifornisce di distributori automatici una serie di attività, tra cui l'azienda sanitaria locale. Gli assalti ormai sono all'ordine del giorno.
Dopo le operazioni di polizia, con arresti e denunce, si placano per un po'. Salvo poi ripartire nuovamente.
I danni sono molteplici, tanto più che, per proteggere i distributori, l'azienda si è dotata di barre d'acciaio.
E, proprio a tal proposito, non è infrequente l'uso di frullini per aprire gli apparecchi e impossessarsi dell'incasso nonché del cibo in essi contenuto.
Tre settimane fa, in una doppia operazione carabinieri e polizia avevano eseguito un arresto e una denuncia.
I carabinieri avevano sorpreso due persone all'interno della camera mortuaria mentre armeggiavano con il distributore automatico, uno era stato bloccato ed era finito ai domiciliari.
La polizia, invece, aveva denunciato un uomo che entrato all'interno di una scuola e aveva preso di mira i distributori automatici. L'allarme lo aveva messo in fuga, ma era stato individuato. Stessa cosa per un altro frusinate sorpreso nei locali del vecchio ospedale.
Situazioni ormai all'ordine del giorno che si moltiplicano, nonostante gli appelli a una maggior sicurezza da parte delle aziende che forniscono il servizio di distribuzione di cibo e bevande calde nei luoghi pubblici.
Nei dieci giorni precedenti questi fatti la Ristoda aveva lamentato diverse effrazioni, in particolare in diverse strutture dell'Asl dall'ex ospedale di viale Mazzini, alla palazzina Q di via Fabi, dalla palazzina dei servizi veterinari (per quattro sere di fila) alla direzione generale (dove chi ha agito si era portato il frullino).
Furti sono stati registrati non solo nel capoluogo, ma anche a Ferentino nell'ex ospedale.