Continua l'offensiva dei carabinieri contro i furti e le azioni delinquenziali. Sviluppi dopo l'arresto di un ventenne, F.S., di Rocca d'Arce avvenuta lunedì notte.
Stando alle accuse il giovane, finito in manette per il furto di un'auto a Sora tra le vie Sferracavallo e Torino, secondo i militari è anche l'autore di due rapine, che erano state commesse in città proprio nella serata di lunedì. Nei suoi confronti è scattata anche la denuncia.
Nei guai pure un diciassettenne, originario di Rocca d'Arce, anche lui denunciato e secondo gli investigatori complice delle rapine perpetrate, sotto minaccia di un coltello e di una pistola, nel laboratorio di un sarto di origini pakistane e in uno studio grafico. I carabinieri sono ancora al lavoro per comprendere i movimenti dei due giovani nei giorni scorsi, non potendosi escludere che si siano resi responsabili di altri fatti non ancora loro attribuiti.

I fatti
Gli uomini dell'Arma, avuto anche notizia del compimento di due rapine avvenute nella stessa serata, hanno subito avviato una spedita attività investigativa, nell'ambito degli incessanti e consistenti servizi di controllo del territorio attuati nel sorano. In particolare le due rapine erano state commesse lunedì. La prima perpetrata da due giovani, uno armato di coltello e l'altro di pistola che, stando alle accuse, entrati all'interno di uno studio grafico, avevano intimato al titolare la consegna del denaro e del telefono cellulare, non concretizzatasi per la coraggiosa opposizione della vittima; la seconda consumata successivamente, evidentemente dagli stessi due giovani, che introdottisi nel laboratorio di un sarto di origini pakistane e, sempre minacciandolo con le armi, gli avevano portato via il telefono cellulare.

I militari della Stazione di Sora e del Nucleo Operativo e Radiomobile, nella notte successiva, hanno arrestato il ventenne di Rocca d'Arce, già noto alle forze dell'or dine come "Lo struzzo" per le lunghe leve e per la velocità nel correre quando tenta di sfuggire alle forze dell'ordine. Il ragazzo, sorpreso dopo aver rubato una Renault Megane invia Sferracavallo, era stato inseguito e, nella folle corsa nel tentativo di seminare i carabinieri, si era fermato urtando un muretto in Via Roma poi fuggendo a piedi. Dopo le attività relative all'arresto, i militari erano ritornati sui luoghi dell'inseguimento e proprio a ridosso di Via Torino hanno trovato a terra una pistola scacciacani (una replica perfetta di una Glock 17), priva di tappo rosso e perfettamente funzionante anche se non capace di espellere veri proiettili, arma presumibilmente utilizzata, secondo gli investigatori, nel corso delle due rapine.

Dalle indagini è emerso che nei giorni scorsi F.S. era stato fermato a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, dove si era recato con l'auto rubata al padre, unitamente a un diciassettenne. Acquisite le fotografie e diramatele ricerche alle pattuglie, mentre "Lo struzzo" rientrato da Cassino era sottoposto ad un serrato interrogatorio, è stato rintracciato il suo complice per le vie del centro. Bloccato dai carabinieri in abiti civili che lo cercavano cercando di confondersi tra la gente, il giovane è stato poi preso in custodia da una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile e della Stazione di Sora giunte in supporto. Trovato in possesso di un coltello a serramanico, di un telefono cellulare e di pochi euro.
Il coltello e l'arma sono state riconosciute dalle due vittime, e il cellulare trovato in suo possesso era proprio quello rapinato al commerciante. Scoperto anche il luogo dove i due avevano trovato rifugio, un'abita zione dissestata.