Oltre a essere il simbolo del disagio, ormai è diventata anche il simbolo del degrado. Un vero monumento all'incuria e all'incapacità delle istituzioni contro l'isolamento di un intero paese. Stiamo parlando della frana sulla provinciale che collega Villa Santo Stefano al Pontino e ad Amaseno, all'altezza del bivio della comunale "Porcini". Un evento datato dicembre 2014.
Con la conseguenza che la strada è chiusa al traffico, transennata, rendendo difficoltosi i collegamenti con il paese per i residenti ma anche per i turisti, per gli automobilisti, i pendolari, gli studenti.
Torniamo ancora una volta su un problema annoso e gravissimo, perchè sentito da tutti gli abitanti della valle dell'Amaseno, che si meravigliano di come a distanza di tanti anni non sia stato fatto nulla. Anzi, più passa il tempo e più rattrista il paesaggio che si sta formando nel sito, con gli arbusti e le erbacce che stanno invadendo la carreggiata e addirittura nascendo tra i solchi scavati nell'asfalto.
Eppure, sul luogo si sono succeduti diversi tecnici e responsabili dei vari livelli di governo: dal comunale al provinciale al regionale. Nessuno ha raccolto il grido d'aiuto del sindaco Iorio che sperava in un coordinamento tra Provincia e Regione: la prima per il ripristino della carreggiata, la seconda per la messa in sicurezza del fenomeno franoso.
Le piogge copiose di questi giorni riaprono la ferita e fanno temere scenari peggiori, perchè non solo la frana può allargarsi e adesso potrebbero cedere le vie comunali alternative.