«La società che gestisce l'igiene urbana ha programmato dal 1° dicembre la riduzione del servizio dimezzando il numero delle prese per la raccolta differenziata dei rifiuti frazione secca indifferenziata.
Tuttavia alla riduzione del "conferimento" non corrisponderà ad una vera riduzione della quantità di rifiuti indifferenziati "prodotti" dalla popolazione che continuerà imperterrita a produrre la stessa quantità di prima».

È quanto sottolinea Marco Belli di Fare Verde, gruppo di Monte San Giovanni Campano. «Con questo metodo di calcolo si ottiene di riflesso l'aumento percentuale dei rifiuti differenziati con il meccanismo dei percentili.
Infatti all'abbassarsi del peso per la raccolta dei rifiuti indifferenziati si otterrà l'immediato innalzamento a tavolino delle percentuali per la raccolta dei rifiuti differenziati pur restando immutate le quantità conferite dalla popolazione. Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano invierà una nota all'Arpa Lazio sezione di Frosinone a cui verrà chiesto di valutare l'aumento della "pressione ambientale" che deriverà dal mancato conferimento del 50% dei rifiuti indifferenziati.

Il timore è che la riduzione del conferimento dei rifiuti indifferenziati farà aumentare il triste fenomeno dell'abbandono dei rifiuti lungo le strade, nei boschi o nei corsi d'acqua di superficie che è diventato una piaga per il territorio e che purtroppo è presente anche con il nuovo consigliere delegato all'Ambiente che del greenwashing ne sta facendo un preciso impegno politico».

Fare Verde consiglia «al Comune di Monte San Giovanni Campano di redigere appositi regolamenti comunali per il compostaggio domestico e per la raccolta differenziata porta a porta con specifiche sanzioni per gli incivili.

È giunto il momento di provvedere all'attuazione di un vero progetto per il compostaggio domestico usando le circa 600 compostiere "avanzate" dal finanziamento a fondo perduto concesso dalla Provincia di Frosinone qualche anno fa».