Ha percepito indebitamente assegni sociali, erogati dall'Inps, per circa 30.000 euro. Nei guai una donna, 71 anni, di Anagni, accusata di appropriazione indebita e truffa. Per circa un mese ha soggiornato all'estero, rendendosi anche irreperibile e, quindi, perdendo il requisito della residenza, necessario per l'erogazione del beneficio. I fatti contestati vanno dal 2017 a febbraio di quest'anno. Fissata l'udienza preliminare. La donna comparirà davanti al giudice il prossimo 19 gennaio.

La ricostruzione
In particolare la donna, stando alle accuse, aveva omesso di presentare il modello di accertamento dell'assegno sociale, e così non ha dichiarato l'intervento della causa di sospensione del beneficio consistita nel soggiorno all'estero di una durata superiore a 30 giorni, cui sarebbe seguito, dopo un anno, l'intervento della causa di revocazione del beneficio.

La donna si è resa anche irreperibile e, quindi, perdendo il requisito della residenza, necessario per l'erogazione dello stesso. L'udienza preliminare è stata fissata per il 19 gennaio 2022. La settantunenne è difesa dall'avvocato Mario Cellitti. Deve, quindi, rispondere dell'accusa di truffa e appropriazione indebita. L'anziana ha percepito indebitamente assegni sociali, erogati dall'Inps, per un importo di 27.341 euro.