Sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per spaccio di droga è ora finito a giudizio per maltrattamenti in famiglia. D.B. trentenne di Ferentino, dovrà comparire davanti al giudice monocratico il 5 maggio del 2022. Stando alle accuse, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, in più occasioni ha aggredito la madre con calci e pugni, l'ha minacciata e insultata. Le ha sottratto la carta del reddito di cittadinanza e prelevato tutto il denaro. L'uomo riceveva in casa persone note alle forze dell'ordine e tossicodipendenti, costringendo la mamma ad allontanarsi dall'abitazione per brevi periodi. Queste le contestazioni nei confronti del ferentinate.

La mamma ha sperato fino all'ultimo che potesse cambiare, ma invano. Continue le vessazioni, le minacce, le botte. Ha così trovato la forza e il coraggio e lo ha denunciato. Ieri l'udienza preliminare e il trentenne, difeso dall'avvocato Mario Cellitti, è stato rinviato a giudizio.

La ricostruzione
Il ferentinate è accusato di aver aggredito la madre con calci e pugni. In un episodio, pochi mesi fa, ha brandito dei coltelli per cercare di costringere la donna ad uscire per andare a comprare la sostanza stupefacente. In un altro episodio, sempre stando alle accuse, dopo averla scaraventata a terra e colpita con calci e pugni, le ha sottratto la carta del reddito di cittadinanza e prelevato tutto il denaro. Tra cinque mesi, dunque, il trentenne, dovrà comparire davanti al giudice monocratico per rispondere dell'accusa è di maltrattamenti in famiglia.